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La Tata, un e-book di Cristina Zagaria che racconta i corto-circuiti delle norme italiane sull’immigrazione

Un libro elettronico per parlare di immigrazione, leggi assurde e drammi reali. Cristina Zagaria racconta il travaglio di Halyna, una giovane ucraina che arriva in Italia per fare la tata – assunta da una famiglia napoletana – e del suo disperato tentativo di ricevere l’agognato permesso di soggiorno.
A cura di Alessio Viscardi
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La Tata: intervista all'autrice, Cristina Zagaria

Un e-book che parla di amore per l'Italia, di immigrazione e di assurde leggi burocratiche

Cristina Zagaria è una delle firme più rinomate dell'edizione campana del quotidiano La Repubblica, ma è anche un'acuta scrittrice da sempre attenta alle tematiche del mondo femminile nella società contemporanea. Il suo nuovo progetto si intitola La Tata, è un romanzo tratto da una storia vera diffuso in forma di e-book attraverso il progetto Emmabooks: portale di narrativa breve rivolto proprio alle donne, che rappresentano la più grande fetta di lettori in Italia. “Si è pensato di unire una narrativa che parla alle donne con la forma digitale, perché sempre sempre di più quelle che vivono con un Ipad nella borsa o davanti al computer”.

Il romanzo La Tata scritto da Cristina Zagaria

La Tata racconta la storia vera di Halyna Haran, una giovane ucraina che arriva in Italia per aiutare in casa una famiglia napoletana, ma che rimane imbrigliata nelle maglie strette e assurdamente burocratiche della legge Bossi/Fini sull'immigrazione. Costretta a ritornare in patria per poi presentare regolare domanda per ricevere un permesso di soggiorno grazie al suo lavoro come tata, viene accusata di aver truffato lo stato italiano soltanto perché – tra l'andata e il ritorno – ha divorziato, perdendo il cognome del marito con cui era entrata per la prima volta nel nostro paese.

“Una storia che mi è rimasta nel cuore, ho trascorso con Halyna le sue ultime ventiquattro ore in Italia” ci racconta Cristina. Il prezzo del libro elettronico è modico, soltanto 1.99€ per un progetto che rappresenta l'interesse per le “piccole storie”, che spesso non vengono nemmeno raccontate dai giornali perché non fanno notizia e per cui non esiste un vero mercato editoriale. La via dell'e-book è un tentativo per far arrivare una storia così profonda e toccante – esempio dell'assurdità burocratica di norme che tengono conto soltanto dei dati e non delle storie – al maggior numero di lettori possibile.

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