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La storia di I will always love you: a chi è dedicato il brano cantato da Witney Houston

“I will always love you” è uno dei brani più noti della musica internazionale e che, quasi tutti, attribuiscono a Whitney Houston, ma in realtà l’autrice della canzone è Dolly Parton. Il brano ha visto la luce nel 1974, quando ebbe già successo, ma poi esplose con la versione del film “Guardia del corpo”.
A cura di Ilaria Costabile
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Tra le canzoni più iconiche gli Anni Novanta, quelle più ascoltate e struggenti, c'è senza dubbio I will always love you, brano che è diventato celebre per la magistrale interpretazione di Whitney Houston nel film Guardia del corpo, nel quale è affiancata da un'indimenticabile Kevin Costner. Da quando è apparsa in quel film del 1992, la canzone si posizionò in cima alle classifiche mondiali e furono vendute 16 milioni di copie. Un record raggiunto da una cantante, che con un solo brano riuscì a conquistare il pubblico. Ma, non tutti sanno, che la canzone in realtà non è di Whitney Houston, ma di un'altra signora della musica.

A chi è dedicata la canzone I will always love you

Chiunque abbia provato ad accennare qualche strofa della canzone, avrà pensato si trattasse di un amore finito, ma l'autrice ha spiegato che non fosse una canzone romantica nel senso stretto del termine. Parton l'aveva dedicata a Porter Wagoner, socio sin dall'inizio della sua carriera, con cui però la collaborazione era destinata a chiudersi. L'intento, quindi, era quello di manifestare stima e affetto nei confronti di un uomo che, per anni, era sempre stata soltanto un amico. Con l'interpretazione di Whitney Houston, però, è stata consacrata come canzone dell'amore eterno, come suggerisce anche il titolo: "Ti amerò per sempre".

I will always love you è una canzone di Dolly Parton

Dopo un'interpretazione così sentita e accurata, con quell'acuto che sarebbe impossibile non ricordare, chiunque avrebbe scommesso che I will always love you fosse stata cucita addosso alla giovane Houston, ma la verità è un'altra. A scrivere il brano nel 1974 è stata Dolly Parton, ancora oggi una delle icone della musica country, ed è infatti all'interno del genere che si collocava la canzone, con tanto di banjo e chitarra, che è poi diventata la struggente ballad che tutti conosciamo. Quando esordì nel 1974, il brano ebbe anche un discreto successo, arrivando in cima alle classifiche a giugno di quell'anno e, successivamente, ottenne un rinnovato successo nel 1982 quando la cantante la registrò per la colonna sonora del film Il più bel casino del Texas.

Il rifiuto di Dolly Parton a Elvis Presley

La canzone piacque molto anche a Elvis Presley che, infatti, contattò Dolly Parton per chiederle di realizzare una registrazione insieme, ma lei rifiutò, anche perché il manager del Re richiedeva la metà dei diritti del pezzo. La cantante ha spiegato il suo rifiuto dicendo: "Le mie canzoni erano tutto ciò che stavo lasciando alla mia famiglia e non potevo rinunciarvi", una scelta fatta non senza rimpianti: "Mi sono sempre chiesta come sarebbe stata quella versione, sono sicura che Elvis l’avrebbe resa una bomba. Poi però, quando uscì la cover di Whitney Houston, feci abbastanza soldi da potermi comprare tutta Graceland". 

 

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