La storia del Filet-O-Fish, il panino inventato per aggirare il digiuno in Quaresima prima di Pasqua
Con la fine del Carnevale inizia il periodo di quaresima che, per i cattolici, condurrà alla Pasqua di Resurrezione, che nel 2023 è fissata dal calendario al prossimo 9 aprile. La parola “quaresima” è spesso associata a “digiuno” e “astinenza” secondo un uso molto antico della Chiesa. Si tratta di comportamenti, spiegano i testi ufficiali, volti alla “alla confessione dei peccati, alla implorazione del perdono e alla volontà di conversione.”
Perché non si può mangiare carne durante la Quaresima
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali. La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi. Il digiuno e l'astinenza devono essere osservati il mercoledì delle ceneri e il Venerdì Santo; sono consigliati il Sabato Santo sino alla Veglia pasquale. Alla legge del digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al sessantesimo anno; alla legge dell'astinenza coloro che hanno compiuto quattordici anni. Si può essere dispensati da tali obblighi per motivi di salute o per altre giuste cause.
Perché è stato inventato il panino Filet-O-Fish?
L’impossibilità per i cattolici di non mangiare carne il mercoledì delle ceneri, in tutti i mercoledì di quaresima e durante il Triduo pasquale ha creato non pochi problemi in passato ed è motivo della nascita di uno dei panini più famosi del mondo: il Filet-O-Fish di McDonald’s, la nota catena statunitense di fast food. Nel 1962, il proprietario di un ristorante in una zona dell’Ohio aveva visto crollare le presenze nel proprio punto vendita McDonald’s del 75% durante la quaresima, visto che gli avventori non potevano mangiare carne. Ebbe, quindi l’idea, di creare un panino che contesse filetto di merluzzo e inventò una particolare salsa tartara. Portò questa sua invenzione al quartier generale della McDonald’s, che la fece propria, con grande successo commerciale. Si stima che, ancora oggi, il 25% della vendita annuale di Filet-O-Fish negli Usa avvenga durante le sei settimane quaresimali.
In alcune zone dell’America, poi, viene considerato “accettabile” dai vescovi che, nella nozione di “pesce” rientrino anche animali acquatici che pesce non sono. Animali che, dunque, è possibile mangiare durante il periodo di Quaresima. Già nel Sedicesimo secolo alcuni prelati venezuelani ebbero la dispensa dal Vaticano affinché la popolazione potesse mangiare la carne del capibara, il più grosso roditore che vive nelle foreste del Sud America. È, quindi, considerato possibile mangiare anche castori, topi muschiati e altri animali che vivono nell’acqua. Negli Stati Uniti meridionali, ad esempio, è possibile trovare nei menu del periodo di quaresima anche tartarughe e alligatori, che pesci non sono, senza che i parroci locali abbiano nulla da obiettare, anche se, forse, sarebbe meglio mangiare il Filet-O-Fish di McDonald’s.