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La siciliana Gibellina proclamata capitale italiana dell’arte contemporanea 2026

Il titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea per l’anno 2026 è stato assegnato a Gibellina, in provincia di Trapani. La città ha sbaragliato le altre quattro finaliste Pescara, Carrara, Gallarate e Todi.
A cura di Elena Betti
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Gibellina (Getty Images)
Gibellina (Getty Images)

La città siciliana di Gibellina ha sbaragliato le quattro concorrenti finaliste Pescara, Carrara, Gallarate e Todi e si è aggiudicata il titolo di capitale italiana dell’arte contemporanea per l’anno 2026. Ad annunciarlo è stato il Ministro della Cultura Alessandro Giuli. Con il titolo la città ha ottenuto anche un finanziamento di 1 milione di euro.

Gibellina capitale italiana dell’arte contemporanea 2026

Per il titolo erano state proposte ventitre città italiane, ma il titolo è stato ottenuto all’unanimità da Gibellina, città siciliana in provincia di Trapani. L’annuncio è arrivato in occasione della cerimonia di proclamazione, in cui la Presidente della Giuria Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, ha spiegato che il titolo è stato assegnato all’unanimità dalla Giuria. L’aula consiliare di Gibellina, munita di maxi schermo, si è aperta ai festeggiamenti dopo aver ricevuto la notizia. Il sindaco della città Salvatore Sutera, durante il suo discorso a Roma, ha dichiarato soddisfatto che “premiare Gibellina ha il valore di un messaggio chiaro: da momenti bui, come da noi è stato il terremoto, si può rinascere". La cittadina è infatti ricordata come il simbolo del terremoto che devastò il Belice nel 1968. Anche il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani ha commentato soddisfatto l’assegnazione del premio. «Esprimo profonda soddisfazione per la proclamazione di Gibellina come Capitale italiana dell'Arte contemporanea 2026. Questo riconoscimento celebra una città simbolo di rinascita culturale e architettonica, un luogo che, dalla tragedia del terremoto, ha saputo risorgere come punto di riferimento internazionale per l'arte contemporanea e l'innovazione creativa».

Gibellina (Getty Images)
Gibellina (Getty Images)

Le motivazioni della giuria

La scelta di Gibellina è stata dettata dal fatto che la città rappresenta un grande esempio di rinascita e intervento culturale. La giuria ha infatti spiegato che la città di Gibellina e gli interventi culturali adottati si basino “su valori e azioni che riconoscono all’arte una funzione sociale e alla cultura lo statuto di bene comune”. Gibellina è stata in grado di ricostituire il suo patrimonio di opere “coniugando presente, memoria e futuro, conservazione e valorizzazione, attenzione al locale e ambizione internazionale”. La giuria ha inoltre riconosciuto il grande coinvolgimento di tutta la cittadina, soprattutto delle giovani generazioni. Dopo la distruzione del terremoto del ’68, la città si è fatta vero emblema di rigenerazione urbana. Una città opera e al tempo stesso da abitare “dove le pratiche e l’energia dell’arte contemporanea saranno chiamate a condividere pensieri e soluzioni sui temi dello spazio pubblico, della comunità, del paesaggio, della sostenibilità, e del capiente concetto di eredità”.

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