La Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli chiude l’Autunno Danza 2016
Ci siamo, proprio come aveva promesso il direttore della Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli. Ci siamo di nuovo con il repertorio classico e con un approccio che non lascia spazio alle interpretazioni. Sin dalla conferenza stampa di presentazione dell'Autunno Danza 2016, il francese aveva dichiarato che la sua scuola avrebbe chiuso la rassegna con un programma complesso ed al contempo spettacolare, scritto sulle corde di un repertorio che appassionerà il pubblico e gli stessi giovani interpreti dell'ensemble. Lo stesso titolo del programma, del resto, ci mette in bella mostra l'intera scuola in punta di piedi, sia nel gergo tersicoreo che nell'accezione della discrezione manifestata sin dal primo giorno di direzione di Stephane Fournial. Non ci sorprende che i balletti salienti ed i coreografi più importanti siano stati scelti per comporre una miscellanea coreutica, così come non ci sorprende affatto il coraggio del direttore e dei suoi baldi giovani ad interpretarla su un palcoscenico in pendenza e di dimensioni ridotte come quello del Teatrino di Corte del Palazzo Reale di Napoli. Insomma, ci verrebbe da dire che i centocinquanta elementi di Stephane Fournial si sono cercati da sé il salto dell'asticella della qualità più difficile e complesso, proprio come voleva il loro direttore che ci ha spiegato obiettivi e finalità delle due prossime serate di gala.
Da quando sono entrato in questa scuola, anch'io in punta di piedi, ho subito voluto infondere un senso di autostima molto alto per vincere le paure e puntare il più in alto possibile. Per queste ragioni abbiamo immediatamente lavorato sodo sul repertorio e la tecnica maschile in sala, aumentando il monte ore di lavoro settimanale per tutti così da reggere l'urto con i balletti e le loro infinite sfaccettature. Siamo componenti di un'accademia e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, cominciando ad essere professionisti sin dall'adolescenza. Non me ne vogliano i ragazzi, ma in futuro mi daranno ragione perché si sentiranno in grado di affrontare le insicurezze e le oggettive difficoltà del repertorio classico con il loro bagaglio puntellato negli anni di studio.
"In punta di piedi…estratti dal repertorio classico"
Passiamo alle scene. Eh sì, le tante chiacchiere dette e scritte da critici, criticoni e buontemponi di mezzo mondo poi dovranno finalmente cedere il passo alle scene che, per due serate di gala, vedranno impegnati più di cento giovani allievi pronti al palcoscenico e ad un pubblico numeroso. Quest'anno i botteghini dell'Autunno Danza 2016 hanno infatti registrato parecchi sold out, anche sull'onda dell'entusiasmo generato dalla nomina del nuovo direttore della compagine di balletto Giuseppe Picone e per la presenza al Massimo napoletano di Carla Fracci, Daniil Simkin ed Iana Salenko. Ma ora tocca a loro, ai professionisti del futuro che la città si aspetta di applaudire ancora per parecchi anni, a scanso degli equivoci e delle storture istituzionali che hanno fatto chiudere i battenti dei corpi di ballo del Maggio Musicale Fiorentino e del Teatro dell'Arena di Verona. Si parte subito con i fuochi d'artificio di Frederick Chopin in "Etudes" Opera 10 n.1, con la definitiva apertura del sipario su un estratto di "Le Conservatoire" di August Bournonville sulle musiche di Holger Simon Paulli, già noti per la loro proficua collaborazione nel celebre balletto "Napoli". Sempre in tema partenopeo scorgiamo a seguire "La Tarantella" per i corsi propedeutici, tratto dal titolo "Etudes", di Harald Lander sullo spartito di Knudage Riisager. Per poi giungere all'amatissimo titolo de "Il lago dei cigni" di Marius Petipa, Lev Ivanov e le mirabili musiche di Piotr Ilich Ciaikovskij. Qui saranno interpretati il valzer dei cigni, i quattro cignetti, ed i grandi cigni ripresi da Vladimir Bourmeister. Ancora protagonista dei due gala di sabato e domenica sarà la coreografia di Marius Petipa, con il titolo "La Bayadere" di Ludwig Minkus nelle rappresentazioni delle sacerdotesse, di Nikiya e del pas de huit. Non mancherà il primo romanticismo nel repertorio scelto da Stephane Fournial, e che titolo! Andrà in scena la variazione dei contadini del primo atto di "Giselle" di Jean Coralli, Jules Perrot sulle musiche di Adolphe Adam. Così come tornerà "Etudes" di Harald Lander con Relevés e finanche le odalische tratte da "Le corsaire", titolo già visto recentemente proprio al Teatro di San Carlo con il Corpo di Ballo ad assecondare il pas de deux di Daniil Simkin ed Iana Salenko. Anche in questo caso si resterà fedelissimi al repertorio con Marius Petipa, nella rivisitazione delle precedenti coreografie di Joseph Mazilier, e le musiche ancora di Adolphe Adam con brani di Cesare Pugni. E poi la celebre variazione de "La morte del cigno" di Mikail Fokine, e spartito di Camille Saint Saens, di cui probabilmente ce ne sarà di che scrivere! Infine ancora "Il lago dei cigni" della splendida sinergia senza tempo a sei mani di Marius Petipa, Lev Ivanov e successivamente di Vladimir Bourmeister per la polonese di Piotr Ilich Ciaikovskij.
Ecco come vincere tre borse di studio per l'accesso alla Scuola di Ballo
Per la prima volta nella storia, la Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli, diretta da Stephane Fournial, grazie alla Fondazione Banco di Napoli, istituisce tre borse di studio per l’anno scolastico 2016/2017, per gli allievi che studiano danza classica, a livello semi-professionale o professionale che, per motivi di merito e in documentate difficoltà economiche, o residenti nelle Regioni di Marche, Abruzzo e Umbria, fortemente colpite dai recenti terremoti, si distinguano.
Sono molto grato alla Fondazione Banco di Napoli e al suo Presidente, Daniela Marrama. – dichiara Stephane Founial, Direttore della Scuola di Ballo – L’istituzione di queste borse di studio è un primo importante tassello, che si incardina in una programmazione di attività e progetti – legati alla Scuola e ai suoi allievi e a ogni contesto della loro vita-, che mi sono prefissato fin dal mio arrivo, per migliorare l’accessibilità alla Scuola, soprattutto per chi proviene da fuori Napoli e vi si trasferisce, sovente con grandi sacrifici, per frequentare i nostri corsi. Queste sono le prime borse di studio, spero con il tempo ne arrivino altre, e che la Fondazione Banco di Napoli possa essere un esempio lungimirante per altre istituzioni del territorio che vorranno aiutarci.
Il bando è riservato agli allievi più meritevoli – di età compresa tra gli 8 e i 18 anni – che si distinguano per talento, passione, atteggiamento, capacità, che riscontrino difficoltà economiche. La Domanda deve essere presentata, in formato digitale, entro e non oltre il 5 dicembre 2016 all’indirizzo scuolaballo@teatrosancarlo.it. Tutti i dettagli sul sito www.teatrosancarlo.it