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La rivincita del Latino: esame obbligatorio per la laurea in Storia e Beni culturali

Dal prossimo anno accademico alla Statale di Milano lo studio del latino diventa obbligatorio nei corsi di laurea in Storia e Scienze dei Beni Culturali. Per il rettore Elio Franzini si tratta di “una scelta in controtendenza per ribadire la centralità del latino come lingua delle comuni radici della civiltà europea”.
A cura di Redazione Cultura
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Il Latino diventa obbligatorio alla Università Statale di Milano. Non più solo ed esclusivamente per gli studenti in Lettere, ma anche per gli iscritti ai corsi di laurea in Storia e di Scienze dei Beni Culturali. La ratio è facile ed intuitiva: diventare degli storici o esperti nel nostro patrimonio culturale presuppone una conoscenza del latino. L'insegnamento diventa di base al primo anno a Beni culturali e a Storia dall'anno accademico 2021/2022, cioè dal prossimo. Lo studio del Latino sarà declinato e adattato secondo gli obiettivi di apprendimento dei rispettivi percorsi formativi.

"Una scelta in controtendenza, anzi una vera e propria sfida – ha dichiarato il rettore della Statale, Elio Franzini – con cui la Statale intende ribadire e promuovere la centralità del Latino come lingua delle comuni radici della civiltà europea, chiave privilegiata per l’accesso ai saperi umanistici e all’immenso patrimonio culturale dell’Europa".

Per le matricole che vogliano accedere a una formazione umanistica, pur non avendo mai incontrato il latino a scuola, arriva Latino Zero, i corsi di Latino per principianti organizzati dal Centro linguistico di Ateneo.  Da settembre 2021, la Statale attiverà corsi gratuiti di Latino per principianti rivolti a tutte le matricole dei corsi di laurea in Lettere, Scienze dei Beni culturali e Storia che non abbiano mai studiato Latino nella scuola secondaria.

Come per le lingue moderne, anche l’accertamento delle competenze in Latino avverrà in base allo schema a livelli (dall'A1 al B2) che fa riferimento alla certificazione linguistica nazionale della lingua latina. Una metodologia che guarda al latino come lingua vivax, “piena di vita”, che può essere accessibile a tutti tramite un percorso di apprendimento analogo a quello delle lingue moderne, incentrato sulla funzione comunicativa della lingua e sulla lettura e comprensione dei testi.

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