La Reggia di Caserta sfrutta la polemica social e porta i visitatori in un tour virtuale della zona
Nei giorni scorsi il profilo Twitter della Reggia di Caserta si è trovato improvvisamente al centro della discussione a causa di una polemica che è esplosa oltre la solita bolla. Una discussione nata a seguito di un tweet del docente di Economia all'Università Bocconi di Milano Tommaso Monacelli che aveva fatto notare, polemicamente, come la Reggia fosse chiusa di martedì anche ad agosto quando si prevede un afflusso maggiore di turisti: "E niente. Il Martedì la @reggiadicaserta è chiusa. In Agosto. #Ita". Un tweet che in breve era diventato virale, anche per la risposta del Social media manager del sito casertano, che aveva spiegato che il giorno di chiusura settimanale serviva per poter intraprendere delle attività di manutenzione difficili da fare con la struttura aperta.
"Salve, come tutti i grandi luoghi di cultura, abbiamo un giorno di chiusura settimanale (il martedì), ma siamo sempre aperti nei festivi (con le eccezioni del caso). La chiusura consente, tra l'altro, attività di cura e manutenzione che diversamente non si potrebbero fare" si leggeva nella risposta a cui il professore aveva controrisposto, spiegando: "La mia sorpresa è che la chiusura quantomeno non fosse sospesa in Agosto. Capisco Novembre". Un botta e risposta che aveva assunto una dimensione enorme per il social e le parti in causa, richiamando l'attenzione di tantissimi utenti schierati pro o contro la decisione di chiusura della Reggia.
Cogliendo la palla al balzo della visibilità, il SMM della Reggia ha lanciato un'iniziativa per riempire i propri social proprio di martedì, lanciando un'iniziativa per pubblicizzare i luoghi speciali che ci sono nella provincia casertana: "#OltrelaReggia Per i prossimi martedì, giorno di chiusura del Complesso, vi porteremo alla scoperta del ricco territorio che circonda la Reggia di Caserta! Oggi si parte dal borgo di Casertavecchia! Il centro di Caserta nel Medioevo sorge alle pendici dei monti Tifatini. Il borgo visse il massimo splendore durante la dominazione normanna, di cui resta testimonianza nella Cattedrale di San Michele Arcangelo. Oltre al Duomo sono degni di nota anche il campanile, i resti del Castello Normanno e le stradine del borgo".