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La Pixar in mostra al nuovo Musée d’Art Ludique di Parigi

“Art Ludique-Le Musée” è il museo parigino dedicato all’arte dell’intrattenimento, al mondo dell’animazione, al fumetto, al videogioco. Ha inaugurato il 16 novembre con la fantasmagorica mostra “Pixar, 25 ans d’animation”, in corso fino al 2 marzo 2014.
A cura di Gabriella Valente
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Un museo tutto dedicato all’arte del gioco, dell’animazione e dell’intrattenimento? Et voilà, Parigi l’ha fatto.

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Sulla riva della Senna, nel tredicesimo arrondissement, dal 16 novembre scorso c’è Art Ludique-Le Musée, l’innovativo museo che si propone di raccontare la popolare e amatissima arte del cartone e del film animato, del videogioco, del fumetto e così via, toccando tutti quei versanti della creatività artistica contemporanea che conquistano ed incantano il grande pubblico. Immaginato, concepito e gestito da Jean-Jacques e Diane Launier, rispettivamente Presidente e Direttrice della nuova istituzione, Art Ludique-Le Musée è il primo museo al mondo esclusivamente e interamente rivolto alle espressioni artistiche più ludiche e più popolari, che con la loro potenza hanno plasmato l’immaginario di tantissime generazioni e influenzato la cultura dei nostri tempi.

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La volontà di istituire un museo del genere deriva da un paio di notazioni interessanti: in termini semplici, dall’osservazione del successo planetario dei prodotti di un certo tipo di industria creativa; ma soprattutto questa istituzione nasce dalla presa di coscienza del fatto che, dietro lavori come i film d’animazione o i personaggi dei giochi moderni, guardati con passione ma anche con leggerezza, c’è in realtà una dimensione artistica stupefacente, che riesce a collegare l’arte contemporanea al grande pubblico grazie ad uno stile figurativo e narrativo in grado di conquistare tutti. I creatori dei supereroi, dei personaggi di film, fumetti e videogiochi, gli ideatori delle loro storie e delle favolose ambientazioni hanno ora una specifica sede espositiva: nella avanguardistica e futuristica struttura di Les Docks, il nuovo museo parigino ospiterà disegni, bozzetti, pitture, sculture e tutto ciò che pertiene la preparazione e il risultato finale delle opere d’arte ludica.

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Art Ludique-Le Musée svilupperà una collezione permanente con opere di artisti figurativi e narrativi dei secoli scorsi e opere di artisti contemporanei internazionali che lavorano nel ‘campo ludico’; ma, piuttosto, proposito costante di questo strambo museo saranno le esposizioni temporanee, grandi e di alto livello come la mostra inaugurale Pixar, 25 ans d’animation. Partita dal MoMA di New York nel 2006, la mostra che celebra i grandiosi Studios americani ha fatto il giro del mondo ed è giunta ora per la prima volta in Francia, proprio nella città di Ratatouille, uno dei più amati personaggi nati dai cervelli e dalle abili mani degli animatori Pixar.

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In corso fino al 2 marzo, la mostra presenta più di 500 opere, di più di 40 autori, tra disegni preparatori, sculture, bozzetti, collage, acquarelli, storyboards di alcuni dei film d’animazione più famosi della storia: la Pixar infatti è la casa di produzione di lungometraggi come Toy Story, Monsters & Co., Alla ricerca di Nemo, Cars, Ratatouille, Wall-E, Up. In mostra anche due installazioni inedite, lo Zootropio e l’Artscape, che includono i personaggi di diversi film e immergono il pubblico nel magico mondo Pixar.

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Farà uno strano effetto sapere che questa società ‘dispensatrice di fiabe e magie’ nacque in realtà come azienda produttrice di hardware; per pubblicizzare le elevate prestazioni dei computer in vendita, si pensò di creare dei cortometraggi la cui realizzazione venne affidata all’ex animatore della Disney, John Lasseter, ideatore tra l’altro di Luxo Junior, il corto che vede protagonista la lampada da tavolo poi diventata il logo della Pixar stessa. I cortometraggi promozionali ed i software per quelli utilizzati ebbero molto più successo dei prodotti che intendevano pubblicizzare, per cui si scelse di intraprendere la strada dell’animazione in computer grafica. È a questo punto, nel 1986, che l’azienda viene acquistata da Steve Jobs e assume il nome di Pixar Animation Studios; mentre è nel 2006 che viene acquisita dalla Walt Disney Company, di cui tuttora è parte.

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“Spesso i film Pixar vengono associati solo alla tecnologia più avanzata di animazione digitale, ma il computer non è per noi che uno strumento, al pari delle matite e dei pennelli”, spiega il già citato John Lasseter, oggi regista, animatore, produttore e direttore artistico della Pixar. “I nostri artisti creano per ogni film tantissime opere che la maggior parte del pubblico non ha la possibilità di vedere”. È per questo che la mostra allestista a Les Docks è una sorta di pass per il backstage di tanti film d’animazione, un percorso nella genesi di personaggi, storie e scene che hanno fatto sognare intere generazioni; è un viaggio appassionante e illuminante perché svela, con sorpresa di molti, che il lavoro preparatorio dei film in 3D si appoggia comunque a strumenti e tecniche tradizionali, sviluppandosi in disegni, pitture e sculture, oggetti il cui status di opere d’arte è ora legittimato dal nuovo museo d’Art Ludique.

Immagini: Disney-Pixar

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