La più bella filastrocca di Natale? “Lo zampognaro” di Gianni Rodari: storia di un natale eterno
Bambini, ragazzi e adulti. Gianni Rodari è per tutti. Scrittore, autore di filastrocche, racconti, giornalista e poeta. Ironia e intelligenza, fantasia e originalità. La genialità dei libri di Gianni Rodari ha formato diverse generazioni di italiani, facendo di colui che è stato anche curatore in italiano delle fiabe di Andersen, lo scrittore che più di ogni altro ha saputo parlare ai bambini. "Filastrocche in cielo e in terra" del 1960 è l'opera che lo ha reso famoso sia in Italia che all'estero.
Ma oltre alle fiabe e ai libri per ragazzi sono famose anche le sue poesie di Natale, da tenere a mente magari proprio in occasione delle vacanze di Natale. Da "L'albero dei poveri" a "Il pianeta degli alberi di Natale". Tutte famosissime e senza tempo. Tuttavia ne resta una, "Lo zampognaro" che ricorda il Natale soprattutto attraverso l'arte perduta della zampogna e degli zampognari, i suonatori dello strumento musicale arcaico a fiato, diffuso soprattutto nell'Italia centro-meridionale. Niente a che vedere con la cornamusa dei paesi del Nord e celtici.
Se comandasse lo zampognaro
Che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale? “Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d'oro e d'argento”.Se comandasse il passero
Che sulla neve zampetta,
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso
tutti i doni sognati
più uno, per buon peso”.Se comandasse il pastore
Del presepe di cartone
Sai che legge farebbe
Firmandola col lungo bastone? “Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino”. Sapete che cosa vi dico
Io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
Accadranno facilmente; se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l'anno.