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Dopo la vittoria a Ora o Mai più i sogni di Pierdavide Carone sono il ritorno Sanremo e Amici da giudice

Pierdavide Carone, vincitore della terza edizione di Ora o mai più con La sera dei miracoli di Lucio Dalla, nel giorno in cui ricorre il 13° anniversario della morte del cantante bolognese, è solo un segno della rinascita del cantante romano.
A cura di Vincenzo Nasto
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Pierdavide Carone, via RaiPlay
Pierdavide Carone, via RaiPlay

Una parabola che non avrebbe potuto avere una conclusione migliore: Pierdavide Carone ha vinto la terza edizione di Ora o Mai più, esibendosi con La sera dei miracoli di Lucio Dalla. Tutto ciò avviene il 1° marzo, data in cui ricorre il 13esimo anniversario della scomparsa dell'autore bolognese, con cui Carone ha avuto un gran rapporto, arrivando anche insieme al Festival di Sanremo 2012 con Nanì. Sarà anche una delle ultime apparizioni di Dalla, come ricorderà Carone: "Lui muore 12 giorni dopo il Festival e da lì ho perso di vista quello che dovevo fare, quello che doveva essere. Nel periodo che va dalla morte di Lucio fino al 2018, ho fatto solo scelte sbagliate, artistiche e umane. Se dovessi tornare indietro cercherei di perdere meno tempo". Ma non solo La sera dei miracoli ha accompagnato la finale di Carone a Ora o Mai più 2025, che con l'inedito Non ce l'ho con te, primo in classifica, si è aggiudicato il 53% dei voti nella sfida finale con Matteo Amantia, frontman degli Sugarfree.

La sera dei Miracoli e l'anniversario della scomparsa di Lucio Dalla

Il brano, che si concentra sulla natura dei legami familiari e sul perdono come atto d'amore, ricalca anche la parabola ascendente che il cantante ha affrontato negli ultimi anni. Soprattutto dopo la morte del padre, scomparso nel 2020, che non ha mai potuto ascoltare la canzone: "Questa canzone ha 10 anni, io ho pochi rammarichi nella vita, uno ce l'ho, ovvero che aspetti sempre il momento giusto per farlo ed evidentemente questo lo è, però mi sarebbe piaciuto che l'avesse sentita anche mio padre". Ma la riappacificazione familiare non è l'unico ambito che Carone sembra stia cercando: anzi il passato, da Amici a Sanremo, sembra ritornare anche in maniera abbastanza evidente nelle sue parole. Basta fare un passo indietro, ritornare al 2010 e alla sua partecipazione ad Amici di Maria De Filippi, in cui si aggiudicò il terzo posto finale e il premio della critica dei giornalisti: tutto questo anche grazie alla volontà di Grazia Di Michele, allora insegnante. E come potrebbe ribaltarsi la storia, se non proprio con Carone, insegnante/giudice alla corte di Maria De Filippi? Il primo a volerlo sembra proprio Carone, che in più occasioni ha sottolineato di voler ritornare in quelle vesti nel talent di Canale 5, cercando di ricucire i rapporti con Maria De Filippi, fermi negli ultimi 3 anni. L'ultima apparizione di Carone nel programma infatti, risale all'edizione 2020, in cui davanti a protagonisti come Sangiovanni, raccontò anche il rapporto tra musica e la malattia che stava affrontando.

Da Amici a Sanremo, passando per San Marino Song Contest ed Eurovision

Ma c'è un ultimo capitolo del libro da riaprire: si tratta del Festival di Sanremo, forse il palco che sembra aver frenato Carone proprio nel 2012. Nanì si classificherà al quinto posto finale, dopo esser stata eliminata e ripescata all'interno della manifestazione, ma la scomparsa di Dalla e un successo minore del disco Nanì e altri racconti sembrerà bloccare l'ascesa dell'artista, protagonista due anni prima come autore del brano vincitore del Festival di Sanremo: Per tutte le volte che, interpretata da Valerio Scanu. E il suo desiderio di ritornare sul palco, confessato anche a Ora o Mai più ha spinto l'autore ad affidarsi a Mi vuoi sposare?, brano presente tra i finalisti del San Marino Song Contest 2025, valevole per un posto all'Eurovision, rappresentando San Marino. Potrebbe essere semplicemente una chiave di volta, che come Ora o mai più, riaccenda i riflettori su un cantautore, anche fuori dal contesto in cui siamo abituati a osservarlo. Piccoli passi di una parabola che non mette a tacere i "rammarichi" precedenti, ma che svela anche la natura tortuosa e irregolare di una carriera musicale di cui non si può più parlare al passato.

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