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La nuova app di Google per scoprire il proprio sosia artistico: basta un selfie

É stata appena rilasciata da Google Arts e i risultati sono già virali: la nuova app di riconoscimento facciale in pochi secondi, grazie ad un semplice selfie, individua a quale dipinto si somiglia di più.
A cura di Federica D'Alfonso
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La nuova app di Google sta riscuotendo molto successo anche sui social.
La nuova app di Google sta riscuotendo molto successo anche sui social.

Sarebbe bello sentirsi dire di somigliare alla fascinosa Monna Lisa. Un po’ meno, forse, scoprire di avere dei tratti in comune con uno dei ritratti cubisti di Pablo Picasso. Ma come sapere a quale dipinto si somiglia? Da oggi, grazie alla tecnologia, è possibile: Google Arts & Culture ha infatti rilasciato un nuovo aggiornamento per Android e iOS grazie al quale scattandosi un semplice selfie è possibile ottenere il proprio “sosia” artistico.

Attualmente la nuova funzione proposta dalla piattaforma è disponibile solo per un numero limitato di Paesi, fra i quali gli Stati Uniti. Gli utenti a stelle e strisce che hanno già scoperto le potenzialità della nuova app sono milioni, e in poche ore l’hanno già resa una delle più scaricate sul Play Store di Android, invadendo letteralmente i social con i risultati degli esperimenti.

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Come funziona? Basta un semplice selfie per avviare la nuova funzionalità di Arts & Culture, che si avvale della tecnologia di riconoscimento facciale inclusa da Google nell’app e che immediatamente associa il volto dell’utente al dipinto più simile.

L’idea sta riscuotendo tantissimo successo, e rientra appieno nel programma di sviluppo di un vero e proprio museo virtuale ed interattivo avviato nel 2011 con Google Art Project: non soltanto è possibile scoprire in modo simpatico attraverso un selfie migliaia di dipinti di cui non si conosceva l’esistenza, ma anche leggere le informazioni relative all’autore dell’opera e al museo che la conserva.

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Insieme alla nuova funzionalità, Google Arts & Culture include milioni di opere e informazioni sui maggiori musei del mondo, permettendo dei veri e propri “tour virtuali” in luoghi come la Tate Gallery di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York, la Galleria degli Uffizi di Firenze e i Musei capitolini di Roma.

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