
"Quest'anno vogliamo mettere la musica al centro" è diventato un mantra e pure una frase che fa sorridere gli addetti ai lavori e non solo. È una di quelle frasi evergreen, che vanno bene in ogni stagione e stanno bene su tutto. A Sanremo le canzoni devono essere al centro, e grazie tante, verrebbe da dire: lo sottolineavamo quando a dirlo erano conduttori e direttori artistici dei Festival e non possiamo non sottolinearlo ora che lo dice Giorgia Meloni, contenta che nell'ultima edizione non ci siano stati monologhi (politici): "Ho visto finalmente un festival di Sanremo dove la musica è protagonista, finalmente un festival di Sanremo dove non ti ritrovi con questi soloni che ti devono fare il monologo, mentre tu vuoi solo sentire della musica".
Un Festival senza politica, che qualcuno ha definito di destra o che, comunque, aveva accontentato questa richiesta che era chiara già da quando Giampaolo Rossi, AD Rai, era solo l'ideologo della Rai meloniana (o TeleMeloni come la definisce qualcuno). Arriva, però, il momento in cui bisogna andare anche oltre il luogo comune e capire cosa si intende per "musica al centro". Negli anni scorsi, grazie anche alle tante canzoni volute da Amadeus, per citare l'ultimo presentatore e direttore artistico prima di Carlo Conti, la musica era tornata più che mai al centro, non solo del Festival, ma anche del Paese.
Quello che Meloni finge di ignorare è che la musica sanremese è al centro del discorso italiano già da anni. Se è vero che i numeri del Sanremo di Conti sono stati da record, è pur vero che sono anni che i numeri sono da record e grazie alle ultime direzioni artistiche (non possiamo non citare Baglioni, ma pure l'ultimo Conti pre baglioniano) Sanremo ha assunto sempre più una rilevanza nel Paese, ma allo stesso tempo va dato atto ad Amadeus di aver fatto esplodere la questione Sanremo, rendendo il festival appetibile a tutti, pure ai rapper da milioni e milioni di streaming e nessun monologo ha impedito alla musica ascoltata sul palco dell'Ariston di ottenere numeri importanti. E i monologhi non hanno impedito di ascoltare la musica durante il Festival, se vogliamo ancora fingere che la musica di Sanremo la si ascolti solo in diretta e non in streaming o su Raiplay e Youtube.
Poco più di un mese dopo l'edizione del 2024 erano solo 4 (su 24) le canzoni non certificate, ma possiamo anche notare come fino a settembre 2024 Amadeus potesse contare circa 17 milioni di copie vendute/streammate/ascoltate e quasi 100 canzoni certificate. Insomma, dire che "finalmente la musica è tornata al centro" oltre a essere una narrazione parziale e chiaramente ideologica, è una affermazione falsa. Diverso discorso sarebbe stato dire che le canzoni, quest'anno, fossero più belle, un giudizio personale che nessuno potrebbe mettere in dubbio, ma numeri alla mano, per fortuna la musica sanremese è al centro di quella nazionale. Con buona pace della Presidente del Consiglio.
