La mummia dell’antico Egitto parla: ricostruita la voce di un uomo morto 3mila anni fa
Il suo nome è Nesyamun e da un paio di secoli è conservata nel museo di Leeds, in Gran Bretagna. Da oggi però, letteralmente, ha ricominciato a parlare. Non per un incredibile resurrezione, quanto per l'infaticabile lavoro di un team di scienziati e ricercatori dell'università di Londra, che è riuscito a ricostruire, fino a restiturne il timbro alle nostre orecchie, la voce di un uomo dell'Antico Egitto. Sia chiaro: l'audio dura meno di un secondo, è abbastanza deludente, se ci si mette dalla prospettiva di chi voglia sentir parlare un antico egizio. Tuttavia, se considerassimo che si tratta del timbro di voce di un uomo vissuto oltre 3mila anni fa, ha dell'incredibile.
Anche il metodo per arrivare a definire la voce, ad altissimo contenuto tecnologico, ha caratteristiche molto speciali. I ricercatori, infatti, hanno ricostruito letteralmente l'apparato fonatorio della mummia.
Ricostruita la voce egizia dopo 3mila anni
Lo studio dei ricercatori, pubblicato su Scientific Reports, illustra i risultati delle analisi sulla mummia che si tratta dei resti umani di un sacerdote deceduto a un'età sopra 50, più o meno 55 anni, con alcune caratteristiche speciali, che ne facevano una sorta di pazienta ammalato nell'Antico Egitto. Pare, infatti, secondo quanto riferito dallo studio dei ricercatori britannici, che il sacerdote cinquantenne avesse le gengive malate e denti consumati.
L'azione dei ricercatori, per riprodurre la voce di Nesyamun, si è concentrata sulla ricostruzione della gola con laringe attraverso Tac e stampante in 3D così da riprodurre la voce.