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La mostra di Monet a Torino

Alla GAM di Torino apre la grande monografica dedicata a Monet. Dal 2 ottobre al 31 gennaio sono esposti oltre 40 capolavori dell’Impressionismo.
A cura di Gabriella Valente
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Dopo le monografiche di Degas del 2012 e di Renoir nel 2013, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino si dà di nuovo all’Impressionismo, dal 2 ottobre al 31 gennaio.

Interamente dedicata a Claude Monet, la nuova mostra della GAM presenterà più di 40 dipinti dell’artista provenienti dalle Collezioni del Musée d’Orsay: prestiti eccezionali da parte del museo parigino che concede anche opere mai esposte prima in Italia.

Régates à Argenteuil (1872), Paris, Musée d’Orsay © RMN-Grand Palais (musée d’Orsay) / Patrice Schmidt
Régates à Argenteuil (1872), Paris, Musée d’Orsay © RMN-Grand Palais (musée d’Orsay) / Patrice Schmidt

L’Impressionismo nella sua forma più pura, più autentica, nella sua forma primaria, ecco cosa si potrà ammirare nei prossimi mesi alla GAM. L’esposizione torinese ripercorre infatti la produzione pittorica dell’artista francese autore di Impression, soleil levant, il dipinto meraviglioso che nel 1872 ispirò, in senso dispregiativo, il termine Impressionismo, da parte di un critico spietato che non seppe apprezzare la nuova arte dei pittori francesi.

Tra tradizione e innovazione, in uno stile che è tra i più amati in assoluto, il percorso artistico di Claude Monet fu lungo e complesso: dal realismo courbettiano alla pittura en plein air fino alle macchie di colore che aprirono ben presto la strada ad alcune tra le correnti pittoriche più rivoluzionarie del Novecento.

En norvégienne (vers 1887), Paris, Musée d’Orsay © RMN-Grand Palais (musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
En norvégienne (vers 1887), Paris, Musée d’Orsay © RMN-Grand Palais (musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski

I momenti decisivi dell’attività di Monet sono documentati dai dipinti in mostra che illustrano infatti alcune delle ricerche cruciali del pittore. Dal celebre Le déjeuner sur l’herbe (1865-66), tra i primi en plein air, si passa ai meravigliosi riflessi di luce sulla neve o sull’acqua in dipinti come La pie (1868-69) o Régates à Argenteuil (1872). Esposta a Torino c’è anche la bellissima immagine de La rue Montorgueil, à Paris. Fête du 30 juin 1878 (1878) con le bandiere che colorano la strada e si sfaldano nella luce parigina. Emblematica e iconica è poi la figura intrisa di luce e accarezzata dal vento ammirabile nel dipinto Essai de figure en plein air: Femme à l’ombrelle tournée vers la droite (1886). Esempi magistrali degli studi di luce e percezione visiva, non mancano le versioni della Cattedrale di Rouen che Monet raffigurò in serie nelle differenti possibili condizioni di luce; precisamente in prestito a Torino ve ne sono due: Le portail, temps gris (1892) e Le portail et la tour Saint-Romain, plein soleil (1893). Tra quelle opere con cui lo spettatore viene poi traghettato nel nuovo secolo, ecco esposta anche Londres, le Parlement. Trouée de soleil dans le brouillard (1904), la famosissima immagine del Parlamento inglese disfatto e dissolto nella luce.

Londres, le Parlement. Trouée de soleil dans le brouillard (1904), Paris, Musée d’Orsay © RMN-Grand Palais (musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
Londres, le Parlement. Trouée de soleil dans le brouillard (1904), Paris, Musée d’Orsay © RMN-Grand Palais (musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski

Dall’Ottocento al Novecento, Claude Monet ha fatto la storia della pittura moderna: ecco la felice dimostrazione che l’evento alla GAM di Torino promette di offrire ai visitatori. Per visitare l’esposizione e per tutte le altre informazioni pratiche ecco il sito ufficiale della mostra Monet. Capolavori dal Musée d’Orsay. Intanto, a seguire, una ricca photogallery delle opere in mostra.

Immagine principale: Essai de figure en plein-air: Femme à l’ombrelle tournée vers la droite (1886) (part.), olio su tela, Paris, Musée d’Orsay © RMN-Grand Palais (musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski
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