video suggerito
video suggerito

La mostra di Michelangelo a Roma per “incontrare un artista universale”

Una suggestiva mostra ai Musei Capitolini celebra il 450° anniversario della morte del Buonarroti: fino al 14 settembre, 150 opere raccontano la potenza, la bellezza e l’influenza dell’arte michelangiolesca.
A cura di Gabriella Valente
598 CONDIVISIONI
Immagine

Lungo tutta la Penisola durante questo 2014 si stanno succedendo rassegne e mostre per il 450° anniversario della scomparsa del Buonarroti.

Jacopino del Conte, Ritratto di Michelangelo, 1535 ca., Casa Buonarroti
Jacopino del Conte, Ritratto di Michelangelo, 1535 ca., Casa Buonarroti

Da oggi anche Roma celebra Michelangelo, il divino artista che proprio nella Capitale morì in quel famoso 18 febbraio 1564. La sua casa romana si trovava in via Macel de’ Corvi, nell’area ora occupata dall’Altare della Patria in piazza Venezia. A pochissimi passi da lì, sul colle del Campidoglio, i Musei Capitolini, da oggi 27 marzo fino al 14 settembre, ospitano la mostra Michelangelo – Incontrare un artista universale.

Fondamentale la sede espositiva, il Palazzo dei Conservatori sulla piazza del Campidoglio, che è essa stessa opera di Michelangelo: l’artista riprogettò arditamente la piazza, rivoluzionandone l’assetto e facendola volgere non più verso il Foro Romano ma verso i nuovi quartieri della città, verso il Campo Marzio e la Basilica di San Pietro. Dunque il sito della mostra non è semplicemente un luogo prestigioso e magnifico, ma rappresenta in senso ideale e materiale l’inizio e la fine della mostra stessa.

Michelangelo, Studi per la testa della “Leda”, 1530 ca., pietra rossa su carta, Casa Buonarroti
Michelangelo, Studi per la testa della “Leda”, 1530 ca., pietra rossa su carta, Casa Buonarroti

È un Michelangelo da incontrare e conoscere a 360 gradi quello presentato nelle sale capitoline: l’attività scultorea e quella pittorica, quella architettonica e quella poetica, tutto documenta la mostra romana, che si è avvalsa di prestiti d’eccezione sia nazionali (tra gli altri, Casa Buonarroti, Museo del Bargello, Galleria degli Uffizi, Musei Vaticani, Museo Archeologico Nazionale di Napoli), sia internazionali (British Museum, Musée du Louvre).

150 opere, tra cui circa 70 del Buonarroti, raccontano la lunghissima e superba carriera del divino artista, ne illustrano le influenze ricevute e quelle fornite, ponendo a confronto gli esemplari moderni di Michelangelo e i modelli antichi cui l’artista guardò, oppure ancora le opere del toscano con quelle di artisti che a lui si ispirarono. Del maestro ci sono sculture, meravigliosi disegni, modelli in scala dei progetti architettonici e persino dei manoscritti, quelli dei famosi sonetti o anche lettere originali.

Michelangelo (opera non finita, completata da ignoto scultore), Cristo Redentore, 1514-16, Bassano Romano (Viterbo), Chiesa San Vincenzo Martire
Michelangelo (opera non finita, completata da ignoto scultore), Cristo Redentore, 1514-16, Bassano Romano (Viterbo), Chiesa San Vincenzo Martire

Tra i pezzi più interessanti esposti da oggi a Roma, nella strabiliante sala affrescata degli Orazi e Curiazi ci sono il Cristo portacroce da Bassano Romano, la Madonna della Scala, il Bruto, i Trofei d’armi delle Cappelle Medicee, due copie dei Prigioni. Proseguendo, tra le numerose altre opere, si possono incontrare alcuni autografi dei sonetti, il ritratto più famoso del pittore eseguito da Jacopino del Conte, lo Studio per la testa di Leda, quello per la testa di Sibilla Cumana, molti bellissimi studi per gli affreschi della Sistina, quelli per San Pietro e per piazza del Campidoglio, il modello ligneo della mai realizzata facciata di San Lorenzo a Firenze ed anche diversi crocifissi lignei.

Strutturata in nove sezioni, curata dalla Soprintendente per il Polo Museale della città di Firenze Cristina Acidini e organizzata dall'Associazione culturale MetaMorfosi e da Zètema Progetto Cultura, la mostra non ha alcuna pretesa di organicità, essendo impossibile aspirare a tanto per un “artista universale” come il Buonarroti; piuttosto, un’utile chiave di lettura per l’esposizione capitolina è quella concentrata sulle antitesi, come indicato dai titoli di alcune sezioni: antico e moderno, vita e morte, regola e libertà, amore terreno e amore celeste, tradizione e licenza. Basandosi su questi opposti, ai Musei Capitolini, si vuole e si può dunque leggere la vita e l’opera di un personaggio tanto complesso quanto unico.

Immagine principale: David, copia da Michelangelo realizzata per Florens 2010 (Studi d'Arte Cave Michelangelo srl). Cortile dei Musei Capitolini.

598 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views