“La morte non esiste, il dolore sì”, così Emma Marrone ricorda il padre scomparso due anni fa
Una foto sul palco, lei mentre canta e lui che la accompagna con la chitarra, emozionati mentre fanno ciò che più amavano: esibirsi insieme. È con questa immagine che oggi Emma decide di ricordare il padre Rosario, scomparso all’età di 66 anni il 4 settembre del 2022 a causa di una lunga malattia durante la quale la figlia gli era stata costantemente accanto, mettendo da parte tutti gli impegni lavorativi. Un post su Instagram in cui la cantante mostra il forte legame che aveva col padre e il dolore che ancora la assale.
Il messaggio di Emma per il padre Rosario
"Voglio ricordarti oggi papà. Non domani. Perché la morte non esiste. Forse è solo un'invenzione. Il dolore invece esiste e aumenta ogni giorno. Si impara solo a gestirlo. Si impara a conviverci ogni giorno. Io salgo sul palco papà. Come avresti voluto tu. L'amore della gente mi aiuterà a superare queste brutte giornate. Ti amo Ros. Le notti in cui piangevi accanto a me io conservavo le tue lacrime", scrive la cantante. Parole che puntano a normalizzare il dolore più grande che possa esserci, la perdita di qualcuno che si ama. Dolore con cui la cantante convive ogni giorno e che cerca di curare con la musica. Sotto al post non manca il sostegno di amici, colleghi e fan di fronte ai quali Emma ha sempre mostrato la propria sofferenza per la perdita del padre.
La dedica a Sanremo 2024
In questi due anni la cantante lo ha ricordato spesso e lo ha omaggiato continuando a cantare e riconoscendo nel padre colui che l’ha portata ad amare la musica. L'ultima dedica durante il Festival di Sanremo: “Mio papà è stato il primo a lanciarmi sul palco, avevo appena 10 anni. Voglio promettergli che resterò su questo palco fino a quando avrò fiato in corpo” diceva Emma alla fine della sua ultima esibizione nell’edizione 2024 del festival della canzone italiana. Promessa che porta avanti fin da bambina, seguendo le orme di Rosario che, così come Emma, si è avvicinato alla musica da piccolo spinto dal padre che gli regalò la sua prima chitarra.