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La lunga estate dell’arte italiana a Mosca: da Tiepolo a Canaletto al Museo Pushkin

Cinquantasette opere italiane, tutte note a livello mondiale, approdano in Russia. Da Tiepolo a Canaletto, fino al 14 ottobre al Museo Pushkin arrivano i grandi maestri veneti del secolo illuminista nelle sale del prestigioso museo. Un altro passo nei rapporti tra Italia e Russia, nel nome delle “vedute” del Belpaese.
A cura di Redazione Cultura
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Al Museo Pushkin di Mosca, per la prima volta in un unico spazio riunite 57 opere, tutte note a livello mondiale, un pezzo fondamentale dell'arte italiana. Per un ideale viaggio attraverso la scuola pittorica che in epoca rinascimentale aveva già donato al mondo Tiziano, Tintoretto, Veronese e che nel XVIII secolo tornò a vivere una nuova fioritura consacrando Venezia come uno dei fulcri della vita artistica europea. Sfarzo, gusto decorativo, miti e paesaggi. Da Tiepolo a Canaletto e Guardi, che fino al 14 ottobre porta i grandi maestri veneti del secolo illuminista nelle sale del prestigioso Museo Pushkin della capitale russa.

Oggi il manifesto della lunga estate dell'arte italiana a Mosca è rappresentata da un'opera simbolo della mostra, "Il ritorno del Bucintoro" di Canaletto (in foto). Sullo sfondo si riconoscono il campanile di San Marco e il Palazzo Ducale, mentre in festa rientra il Bucintoro dopo lo sposalizio con il mare nel giorno dell'Ascensione. Canaletto, il maestro delle vedute, lo dipinse tra il 1727 e il 1729, olio su tela. Organizzata da MondoMostre, l'esposizione dopo Mosca, è già attesa a Vicenza (a Palazzo Chiericati dal 30 ottobre).

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