La lingerie di Eva Braun all’asta: così i cimeli nazisti impazzano nel mondo
Esiste, tra le mille pieghe del feticismo mondiale, un filone di cimeli nazisti che puntualmente finiscono all'asta e altrettanto puntualmente vengono battuti a prezzi inimmaginabili. Di recente sono stati venduti ben quattro tele del dittatore nazista, Adolf Hitler, opere che definire "croste" è un complimento. Quindi non deve stupire, per quanto inquietante possa apparire, il fatto che il prossimo giovedì andrà all'asta in Inghilterra la biancheria intima di Eva Braun, la moglie del feroce dittatore, causa del più sanguinoso conflitto mondiale che l'umanità ricordi con i suoi milioni di morti.
Sarebbe più corretto definirli "mutandoni" più che dei veri e propri slip. La taglia è la 44, ma il modello è d'epoca. Niente a che vedere con la biancheria contemporanea. Colore? Un rosa sbiadito, ricamato e persino le iniziali "EB", che significano l'appartenenza dell'indumento intimo alla compagna e poi moglie (benché per poche, pochissime ore) del dittatore nazista.
Il mercato dei cimeli nazisti: dai quadri di Hitler alla biancheria della Braun
L'oggetto sarebbe stato rinvenuto al Berghof, la casa di vacanze di Hitler presso Berchtesgaden sulle Alpi bavaresi alla fine della Seconda guerra mondiale. Proprio questa è la caratteristica che interessa gli acquirenti di questo genere di cimelio, simpatizzanti del dittatore e delle sue idee, probabilmente. Mercato del feticismo hitleriano in cui, con la rinascita di gruppi sempre più dichiaratamente filonazisti, comincia ad esserci interesse anche da parte di soggetti più neutrali. Assieme all'intimo della donna sarà battuta, presso la casa d'aste dalla casa d’aste Humbert & Ellis Ltd di Towcester, nel Regno Unito, una corta camicia da notte a semplice forma di "A".
I reperti saranno venduti in diretta streaming, ci sarà la possibilità di prendere parte all'asta on line e rilanciare. Base d'asta per l'intimo di Eva Braun, 300 sterline. L'ultima volta, un altro paio di mutande di Eva Braun ha raggiunto la cifra di 3250 euro. Mentre lo scorso febbraio, come annunciato, sono stati venduti alcuni dipinti di Adolf Hitler in persona. Quadri che Vittorio Sgarbi, tempo fa, definì "frutto di una mente malata e una cagata".
