La Grecia dice no a Gucci. E l’Italia? Il nostro patrimonio artistico è già dei privati
È di ieri la notizia per cui la Grecia avrebbe rifiutato di ospitare una sfilata di alta moda della durata di 15 minuti del marchio Gucci al Partenone in cambio di due milioni di euro. Neanche la sostanziosa offerta milionaria ha convinto Atene a lasciare spazio per un sfilata di moda nell'area dell’Acropoli. Il Consiglio archeologico centrale della Grecia ha respinto senza mezzi termini la richiesta della casa di moda per lo svolgimento di una sfilata sulla spianata della famosa zona archeologica greca che si sarebbe dovuta svolgere la prossima estate.
E in Italia? Come stiamo messi nel rapporto tra beni culturali e uso da parte dei privati per lo sfruttamento di luoghi che appartengono all'immaginario di tutti? In realtà, nonostante i continui e accesi dibattiti, da tempo nel Belpaese le aziende private utilizzano per la promozione del proprio brand monumenti, siti di interesse storico e culturale. Tralasciando il caso Tod's e il restauro del Colosseo, su cui già tanto è stato detto, val la pena ricordare alcuni episodi che hanno scatenato il dibattito, in particolare in quelle città d'arte dove i monumenti sono stati "venduti" ai privati per poche ore o per molto tempo.
Firenze, Ponte Vecchio per il party della Ferrari
Sabato, 29 giugno 2013, con Matteo Renzi sindaco, i fiorentini si trovano davanti una sorpresa: Ponte Vecchio trasformato in una location per una festa della Ferrari. Lo storico ponte della città medievale fu blindato fino a notte fonda per una festa privata, organizzato dalla Ferrari.
Venezia, Punta della Dogana al magnate di Christie's
Punta della Dogana a Venezia, invece è da tempo stata trasformata in una succursale di Christie's. François Pinault, il magnate francese – proprietario della più grande casa d'aste al mondo – qualche anno fa diede una cena privato in uno spazio pubblico dove, di solito, i veneziani andavano a festeggiare la Festa del Redentore.
Sempre Firenze: il matrimonio indiano a Palazzo Pitti
Risale a qualche anno il noleggio da parte da parte della città di Firenze di Piazza Ognissanti e Piazza Pitti, che furono chiuse ai fiorentini per la celebrazione del matrimonio bolliwodiano di un altro magnate, stavolta indiano.
Napoli, il centro antico per la festa D&G
Dal 7 al 10 luglio 2016, Napoli ha ospitato il megaevento di Dolce&Gabbana. I due stilisti, per festeggiare i 30 anni di attività, avevano scelto la città partenopea come location. Per una quattro giorni ricca di eventi e di vip, che ha previsto l'arrivo di oltre 400 personaggi famosi. Vibranti polemiche per la chiusura del centro storico napoletano, dove su uno dei decumani della città antica fu allestito il set della sfilata di moda della famosa casa di moda.