La grande inchiesta di Report sulla pandemia, il libro sulle falle dell’emergenza sanitaria in Italia
Sono trascorsi ormai due anni dal primo caso di Covid-19 isolato nella città cinese di Wuhan, che poi avrebbe fatto in nemmeno due mesi il giro del mondo. Da quel momento, quando il virus ha iniziato a circolare nel nostro Paese, tante sono i quesiti inevasi a cui difficilmente si è riusciti a dare una risposta, tante le questioni irrisolte e talvolta anche nascoste che non sono state raccontate come i cittadini avrebbero meritato. Dall'inizio della pandemia che, a conti fatti, è attualmente in corso, i giornalisti di Report non hanno mai smesso di porsi domande sulle modalità di gestione di quest'ultima, su cosa ci sia stato raccontato e il come sia stato fatto. Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella, da anni nella redazione della nota trasmissione di inchiesta giornalistica di Rai3, hanno realizzato un'inchiesta che ruota attorno a tutti quei perché a cui è seguito il silenzio e che, dopo essere stata trasmessa in prima serata, è diventata anche un libro. "La grande inchiesta di Report sulla pandemia" è il volume edito da Chiarelettere, disponibile dall'11 novembre in libreria e in cui si scoprono dettagli inediti e si approfondisce anche un certo tipo di giornalismo, quello investigativo, raccontando le tecniche utilizzate per reperire informazioni, gli appostamenti, le scie di notizie che portano alla scoperta di qualcosa di nuovo e sconosciuto.
La genesi del libro e dell'inchiesta
Il libro è il risultato di un lavoro investigativo realizzato in circa due anni, in cui sono raccolte testimonianze esclusive, passaggi inediti e mai mostrati nemmeno in televisione che, nella stesura del volume, quasi prendono le fattezze di un film d'azione, in cui emergono dettagli sapientemente tenuti nascosti, che una volta scoperti vanno visibilmente ad intaccare le maglie del potere. L'inchiesta è stata ripresa anche dai giornali internazionali, dal momento che ruota attorno ad un argomento che interessa indistintamente più nazioni e non solo europee: la gestione dell'emergenza sanitaria e le responsabilità nelle falle, sempre più evidenti, emerse in questi mesi di delirio e paura. Nel lavoro di investigazione si è indagato anche sull'Oms, intercettando la storia del rapporto censurato di Francesco Zambon, con cui i giornalisti hanno avuto modo di confrontarsi. Come ha raccontato a Fanpage.it Giulio Valesini, la spinta motrice di questo libro è in primis la possibilità di comprendere tutto ciò di cui si è sempre parlato ma in maniera mai davvero trasparente:
La presunzione di questa inchiesta è, per chi vuole veramente capire, perché l'Italia era impreparata, perché sono stati commessi tutta una serie di errori, e quale è stato l'atteggiamento delle Istituzioni di fronte anche alle inchieste del giornalismo investigativo, in questo libro si trovano un po' tutte le risposte.
Il commento degli autori
Rispetto a quanto è emerso in questi anni di continua investigazione, in cui grazie al giornalismo d'inchiesta sono state scoperchiate delle incongruenze, o sarebbe meglio dire, degli aspetti mai emersi prima, che vengono raccontati con attenzione nel libro, come spiega a Fanpage.it Cataldo Ciccolella:
Il capitolo finale su Bergamo è totalmente inedito. Viene spiegato uno dei momenti determinanti, ovvero l'esplosione del virus in Lombardia. È stato quello di un pronto soccorso, o meglio di un intero ospedale, quello di Alzano. Non si è mai raccontato abbastanza, ma quello era un vero mega diffusore, perché pieno di pazienti e medici che si sono infettati e ha generato poi la diffusione nell'intera bergamasca.
Si aggiunge, quindi, Giulio Valesini che porta l'attenzione sull'inesistenza di un vero piano d'azione a cui l'Italia potesse affidarsi per fronteggiare l'emergenza. In sostanza è dopo l'inchiesta mandata in onda da Report che, quindi, il Governo e chi di dovere si è attivato per rimediare ad una situazione già fin troppo precaria:
Dopo 15 anni che non lo cambiavano, l'inchiesta ha determinato la nascita di un nuovo piano pandemico e scriverlo durante una pandemia, significa ammettere davanti all'opinione pubblica che non esisteva un piano pandemico aggiornato. Ad esempio, dovrebbero spiegarci perché a marzo è stato ultimato un piano segreto che poi non è mai stato reso noto e lo spieghiamo nel libro.