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“La Grande Arte al Cinema”: l’Inferno di Dante dipinto da Botticelli diventa un film

I misteri e le suggestioni nascoste dietro le illustrazioni dantesche di Botticelli in un docufilm unico, che a novembre porta la grande arte del Rinascimento al cinema.
A cura di Federica D'Alfonso
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L'Inferno, di Sandro Botticelli
L'Inferno, di Sandro Botticelli

È possibile “guardare” l'arte al cinema? Girare nelle sale dei musei più suggestivi del mondo e osservare da vicino ogni pennellata, ogni sfumatura, di alcuni dei capolavori più importanti della storia? Nexo Digital, con la collaborazione di Sky Arte HD, ha dimostrato che è possibile. Dal 7 al 9 novembre 2016 torna “La Grande Arte al Cinema” con un documentario dedicato interamente ad una delle opere più affascinanti di Sandro Botticelli: la “Mappa dell'Inferno” dantesco. “Botticelli. Inferno” è il secondo appuntamento di una stagione imperdibile, per riscoprire la grande arte seduti nel buio di una sala cinematografica.

L'Inferno, visto da Botticelli

Il genio indiscusso di Botticelli ha regalato al mondo capolavori unici come “La nascita di Venere” e “La primavera”. Ma la produzione artistica del maestro del Rinascimento è immensa, e per certi tratti, ancora inesplorata: è proprio a quest'ultima che il regista e scrittore Ralph Loop ha voluto dedicare il suo lavoro, raccontando la genesi, la fortuna e i significati reconditi di un'opera affascinante: i disegni ispirati alla Divina Commedia di Dante Alighieri.

Alla fine del Quattrocento, fra gli anni Ottanta e Novanta, Botticelli realizza ben cento disegni, uno per ciascun canto, che ripercorrono il viaggio allegorico di Dante nell'aldilà. I disegni non hanno avuto vita facile: ancora oggi non sono conservati tutti insieme, ma un gruppo (di 85 pergamene) si trova nel nuovo Kupferstichkabinett del Kulturforum di Berlino, mentre un altro (di 7 pergamene) è conservato nella Biblioteca Apostolica Vaticana. All'appello mancano tutt'ora dieci tavole, considerate perdute.

Disegni strabilianti, che racchiudono tutta la potenza figurativa e allegorica dell'opera. Ma il pezzo centrale del corpus di pergamene è da sempre considerato quello che rappresenta la mappa dell'Inferno: una rappresentazione viva, terribile, dei nove cerchi infernali, in cui Botticelli sembra aver riversato tutta la sua potenza visionaria. Il Maestro ha racchiuso in un unico disegni, ricco di particolari architettonici e figure miniaturizzate, la summa delle scene dipinte nei fogli successivi.

Il fascino indiscutibile di quest'opera è stato a lungo ignorato, così come l'affascinante rapporto filosofico e artistico che lega Botticelli a Dante: il documentario intende portare al cinema proprio questo complesso rapporto, analizzarlo e restituirlo al grande pubblico. Le riprese sono state realizzate in Vaticano, a Firenze, Londra, Berlino e in Scozia durante l’estate del 2016, con tecnologie avanzatissime: proprio in occasione del film, la “Mappa dell’Inferno” è stata digitalizzata con uno scanner ad altissima definizione che ha portato a luce dettagli fino a quel momento invisibili ad occhio nudo.

L'Arte al Cinema

Dopo il successo delle scorse edizioni, che hanno portato al cinema oltre 400 mila persone e le hanno accompagnate in un viaggio unico nelle sale degli Uffizi a Firenze e nella basilica di San Pietro a Roma, torna l'attesissimo appuntamento, con un programma ancora una volta unico ed imperdibile.

Botticelli. Inferno” è il secondo dei cinque film in programma per questa stagione: dopo “Marina Abramović and Brasil”, che a ottobre ha raccontato la grande artista montenegrina, e dopo i tre giorni dedicati interamente al Rinascimento di Botticelli, sarà la volta di Hieronymus Bosch a dicembre, del simbolismo di Giovanni Segantini a gennaio e per finire, di un viaggio tecnologico alla scoperta dei capolavori di Vincent Van Gogh, a febbraio.

Già dalle scorse edizioni il successo del progetto è stato strabiliante: un successo che ha contribuito a dimostrare che un nuovo modo di guardare l'arte, in un mondo sempre più all'avanguardia, è possibile.

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