La Germania finanzia con 1 miliardo gli artisti penalizzati dal lockdown della cultura
La Germania stanzia 1 miliardo di euro per per il rilancio dell’industria culturale. Ad annunciare la seconda tranche di finanziamenti, dopo un primo miliardo già impegnato lo scorso anno è stata Monika Grütters, Ministro alla Cultura tedesco nel governo presieduto dalla cancelliera Angela Merkel. Questa nuova sovvenzione rientra nel programma Culture New Start, che comprende oltre 60 azioni a supporto di cinema, musei e teatri. Il provvedimento mira, come il precedente, a sostenere come si era fatto l'estate scorsa con le gallerie d’arte, direttamente gli artisti, con l’obiettivo di supportarli in un momento di difficoltà, aumentando (in quel caso) a dismisura i fondi destinati all’acquisizione di opere d’arte contemporanea. Aumentando i budget per le acquisizioni, era stato il ragionamento qualche mese fa, si è riuscito a dare un impulso rapido ed efficace per rilanciare la produzione artistica in un momento difficile. Stesso schema il governo tedesco intende perseguire con lo stanziamento di un altro miliardo di euro. Scopo del piano è inoltre incentivare gli investimenti nell’innovazione e nella digitalizzazione. “La seconda tranche di finanziamenti”, ha sottolineato Grütters, “invia un segno di speranza e incoraggiamento alla scena culturale che è stata colpita nel suo nervo vitale”.
Questo tipo di approccio è sensibilmente diverso da quello adottato dal MiBact in Italia che pure attraverso l'azione del ministro Dario Franceschini ha messo sul piatto circa 9 miliardi di aiuti complessivi, che sono stati veicolati attraverso il FUS e l'extra FUS, oltre che nei vari settori strategici del mondo del turismo e della cultura in generale, tra cui quelli del libro, con tutti i pro e i contro di strumenti-quadro simili. Nel caso tedesco, infatti, l'iniezione di liquidità è stata messa direttamente nelle tasche degli artisti penalizzati dalle chiusure, dai lockdown più o meno generalizzati a causa della pandemia da Covid-19, e dal clima di incertezza che si accompagna a ogni periodo di riapertura.