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La Francia chiede a Madonna di restituire un’importante opera d’arte che si credeva dispersa

La sindaca di Amiens, ha chiesto a Madonna di avere in prestito Diana ed Endimione di Jérôme-Martin Langlois, un dipinto che si credeva fosse andato distrutto.
A cura di Cristina Somma
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Madonna ha nella sua collezione un'importante opera d'arte. Si tratta di Diana ed Endimione, un dipinto del XIX secolo realizzato dall'artista Jerome-Martin Langlois, conservato in Francia fino a poco prima della prima guerra mondiale, poi disperso. Si credeva fosse andato distrutto in un bombardamento nel 1918, ma un'inchiesta apparsa su Le Figaro nel mese di gennaio 2023 ha smentito questa voce. Secondo il quotidiano francese un collezionista d'arte avrebbe individuato l'opera raffigurante Diana ed Endimione in una foto scattata a casa di Madonna e pubblicata dalla rivista Paris Match. Il dipinto sarebbe stato venduto all'asta a New York da Sotheby's nel 1989 e la regina del pop l'avrebbe acquistato per 1,3 milioni di dollari.

Diana ed Endimione – come riportato dalla BBC – fu commissionato dal re Luigi XVIII di Francia nel 1817 per una sala del Palazzo di Versailles, rappresenta una scena mitologica della dea Diana a seno nudo che si avvicina al pastore Endimione e fu acquistato dallo Stato nel 1873. Fu esposto al Louvre e poi prestato al Museo delle Belle Arti di Amiens prima della Prima Guerra Mondiale. Gli spostamenti successivi dell'opera non sono tracciati e non sono state mai trovate ulteriori testimonianze della sua esistenza. Dopo la scoperta di Le Figaro, la sindaca di Amiens Brigitte Furereste ne richiede il prestito a Madonna con un videomessaggio pubblicato su Facebook.

Diana ed Endimione, dipinto del XIX secolo realizzato dall'artista Jerome-Martin Langlois
Diana ed Endimione, dipinto del XIX secolo realizzato dall'artista Jerome-Martin Langlois

"L'opera del XIX secolo Diana ed Endimione dell'artista Jerome-Martin Langlois è ‘probabilmente' la stessa prestata dal Louvre al Museo delle Belle Arti di Amiens prima della Prima Guerra Mondiale e successivamente scomparsa. Ovviamente non contestiamo in alcun modo l'acquisizione legale che lei ha fatto di quest'opera, ma ne chiede il prestito per esporla in città nel 2028, anno in cui Amiens spera di diventare Capitale europea della cultura", ha dichiarato Fouré.

Il prestito del dipinto da parte di Madonna, secondo la sindaca, consentirebbe agli abitanti della cittadina francese di scoprire l'opera e di goderne. Poi ha aggiunto che non è sicura che si tratti del dipinto originale, ma anche se fosse solo una copia "è estremamente simile all'originale – ha sottolineato Fouré – e vorrei che gli abitanti di Amiens potessero rivederla".

Secondo Francois Seguin, direttore ad interim del Museo della Piccardia, ex Museo delle Belle Arti di Amiens, il dipinto posseduto da Madonna è quasi certamente una copia, molto probabilmente dell'artista stesso. "La versione – ha spiegato Seguin – manca della firma dell'artista, della data dell'opera e del suo timbro, ed è più piccola di circa 3 centimetri rispetto all'originale, il che rende improbabile che si tratti dello stesso dipinto". Tuttavia, "è l'unica prova dell'opera che è andata perduta", ha aggiunto.

Non è strano comunque che un'opera importante stia proprio a casa di Madonna perché la cantante è nota per essere una prolifica collezionista di fotografia e di opere di Tamara de Lempicka, Marilyn Minter e Damien Hirst. Negli ultimi giorni la regina del pop è tornata a far parlare di sé annunciando con un video un tour mondiale che comprenderà una data a Parigi, a meno di due ore di treno da Amiens, prevista per novembre 2023. Da oggi sono disponibili i biglietti.

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