La festa dell’amore che poteva essere: una poesia di Franco Arminio per San Valentino
Nel giorno di San Valentino, uno dei poeti più conosciuti d'Italia, citato anche pochi giorni fa da Marco Mengoni sul palco del 72o Festival di Sanremo, Franco Arminio ha scritto una poesia su un amore che avrebbe potuto essere e non è stato. Arminio, poeta, regista, paesologo, autore di libri come "Viaggio nel cratere" e "Lettera a chi non c'era" ha appena pubblicato per Einaudi "Studi sull'amore". Arminio, inoltre, ha ideato la Casa della paesologia a Bisaccia e il festival La luna e i calanchi ad Aliano.
Il testo de La festa dell'amore che poteva essere
Il nostro amore poteva nascere
solo quella mattina, poteva aprirsi
nelle tue mani e nelle mie, fiorire
dentro quella nebbia.
Ora noi possiamo solamente parlare
d’amore, possiamo perfino
spogliarci e metterci vicino
ma nessun fiore si aprirà prima del tempo,
nessun cane abbaierà per festeggiare
il nostro abbraccio.
Quella mattina le nuvole avrebbero
preso un’altra tinta, dentro gli alberi
ci sarebbe stato un silenzio dolcissimo,
sui nostri polsi la gioia avrebbe posato
bracciali di luce.
Spesso la vita ci sfugge quando
non ci deve sfuggire,
ci prende quando è inutile prenderla.
Quella mattina Dio era pronto
a farci compagnia, tu no.