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‘La Casa’: l’ultimo libro a fumetti di Paco Roca, dieci anni dopo il successo di ‘Rughe’

Si chiama “La Casa” l’ultimo libro a fumetti dell’autore spagnolo Paco Roca. Ancora una volta, dieci anni dopo “Rughe” che ne ha consacrato il successo mondiale, al centro del racconto la memoria e i ricordi.
A cura di Valerio Renzi
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José è quello di mezzo, Vicente il più grande, Carla la più piccola. Sono tre fratelli che hanno in comune lo stesso problema: elaborare il lutto della morte del padre, ma anche ritrovare il filo che li unisce, che fa di loro una famiglia nonostante le diversità e le strade della vita che li hanno portati su sentieri diversi ora che i genitori sono entrambi scomparsi dalla loro vita.

Come una sorte di medium sarà la vecchia casa di campagna, costruita pezzo dopo pezzo dal padre durante il boom economico, quando le vacanze, l'utilitaria e qualche risparmio cominciano ad essere prerogative anche della classe operaia, a farli ritrovare. Quella casa dove hanno passato le estati da bambini fino ad allontanarsene, a cancellarla dal loro orizzonte, relegandola a qualche visita di cortesia al padre che ormai aveva deciso di trasferircisi in pianta stabile.

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“La Casa”, si intitola proprio così l'ultimo lavoro del fumettista spagnolo Paco Roca edito in Italia da Tunué (come il resto del catalogo). In un formato orizzontale, da strips quotidiane più che da albo a fumetti, scorre la storia familiare di José, Vicente e Carla, che uno dopo l'altro riprendono confidenza con la vecchia casa con l'obiettivo di venderla. Qui ogni angolo, muretto, pianta, oggetto riprende vita sotto ai loro occhi e mani, stimolando una memoria vivida e piena di una passata vita comune. Qui si riconciliano, ognuno a suo modo, con quel padre scontroso, decidendo infine di non vendere “la casa”, ma di costruire assieme un nuovo ménage familiare attorno a quelle mura.

Con questo suo ultimo lavoro, Roca si conferma uno sceneggiatore perfetto: la storia scorre con naturalezza sotto i nostri occhi, i disegni e i colori accompagnano una parola quotidiana che svela i sentimenti dei tre fratelli con esattezza, in modo che ognuno di noi possa riconoscervisi senza artifici, arrivando al nocciolo piano piano, come sbucciando una cipolla. Il filo conduttore tra passato e presente la memoria, i ricordi, che si impastano con i pensieri dei protagonisti, che ne guidano le azioni.

Una tavola di 'Rughe'
Una tavola di ‘Rughe'

E proprio la memoria, il rapporto con il passato è una costante dell'autore spagnolo, entrato nel firmamento delle star dei comics con i pluripremiato "Rughe", pubblicato per la prima volta dalla prestigiosa casa editrice francese Delcourt ormai dieci anni fa. Emilio, il protagonista del volume, scopre di essere malato di Alzheimer e tra fughe dalla casa di riposo e il rifugio nelle fantasia, combatte contro la malattia aggrappandosi ad ogni ricordo che vede sfuggire via inesorabilmente.

E sempre la memoria, questa volta come dimensione corale e collettiva da recuperare, è al centro de "I solchi del destino", opera a metà tra romanzo a fumetti e graphic journalism, dove l'autore va a scovare i ricordi della Guerra Civile Spagnola di uno dei protagonisti: dall'entusiasmo della rivoluzione e delle resistenza all'avanzata del fascismo, alla fuga, l'esilio e all'impegno degli ex miliziani repubblicani nella Seconda Guerra Mondiale, inquadrati tra le forze alleate dall'Africa alla liberazione di Parigi.

I solchi del destino
I solchi del destino

Il ricordo, la memoria e l'amnesia sono i protagonista anche dell'unica opera fantastica di Roca "Le strade di sabbia", dove il protagonista si trova intrappolato in un piccolo mondo dall'apparenza normale dove i protagonisti sono intrappolati, perdendo a poco a poco la memoria dell'esistenza dalla quale provengono.

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