La biblioteca più antica del mondo è salva, si trova a Fez in Marocco
A Fez, in Marocco, Aziza Chaouni, studioso e laureato ad Harvard, sta realizzando alcune cose davvero notevoli: dopo l'assestamento del fiume Fez, che è stato cruciale per la sopravvivenza della città, Aziza ha iniziato da subito a lavorare su un altro importante progetto, dedicandosi al restauro della biblioteca più antica del mondo, conosciuta con il nome di al-Qarawiyyin. Il fondatore è una donna, Fatima Al Fihira, che col prezioso aiuto di Aziza, sta garantendo la conservazione e la trasmissione della conoscenza antica. Ma la minaccia del terrorismo è purtroppo ancora presente e in questa fase più che mai bisogna non abbassare la guardia.
La biblioteca al-Qarawiyyin e la sua "aura magica"
In una recente intervista di Aziza Chaouni, e in riferimento al suo libro "Riot", ha cercato di descrivere l'atmosfera della biblioteca, riferendo di una sorta di "aura magica", pare sia questo il tipo di sensazione che si prova quando si è circondati da mistero e meraviglia, dallo stupore, quasi spiazzante che si può provare fra testi antichissimi, scritti mille anni fa. E il pubblico che visita questa biblioteca spesso non è a conoscenza della grande operazione di recupero che c'è dietro e che Aziza sta portando avanti. Ma non è la prima volta che la al-Qarawiyyin è esposta al pericolo della devastazione.
Una storia all'insegna del pericolo
La biblioteca ha avuto una storia caratterizzata dal costante pericolo della distruzione, fino ad oggi. Nel corso del XIII secolo i Mongoli invasero Baghdad, distruggendo qualunque cosa trovassero sul loro cammino, allo stesso modo oggi la biblioteca al-Qarawiyyin si trova di fronte una minaccia simile, da parte di gruppi terroristici islamici nella regione, che dopo l'invasione di Mosul, stanno bruciando antichi manoscritti. Alcuni dei reperti più antichi sono stati di strutti con una violenza inaudita. A rendere il lavoro di Aziza così importante è proprio la consapevolezza del pericolo. Gran parte della storia antica è stata distrutta dalla guerra, bisogna preservare tutto ciò che è rimasto. E mentre l'Islam è tacciata come religione dell'odio, c'è chi come Aziza lotta per preservare la conoscenza e la saggezza e per difendere un'intera cultura dalle devastazioni della guerra e dall'avidità.