L’Italia della danza è ai piedi dell’etoile Svetlana Zakharova
Da diversi mesi ci è capitato di presentare eventi, festival, stagioni di balletto, gala, kermesse e premi internazionali in cui la costante era il nome e cognome di Svetlana Zakharova, la ballerina più presenzialista del mondo. Tanto all'Auditorium La Conciliazione di Roma quanto al Teatro dell'Opera di Roma, così come al Teatro di San Carlo di Napoli, al Teatro Carlo Felice di Genova ed al Napoli Teatro Festival, passando per il Piermarini di Milano e le ultime rappresentazioni con il Teatro Bolshoi di Mosca nella tournée italiana, la bellissima ucraina ha registrato una serie impressionante di sold out. In lungo ed in largo per la Penisola, Svetlana Zakharova ha catturato l'attenzione mediatica e di pubblico come nessun'altra in Italia, catalizzando la cura delle agenzie che vendono e mettono in bella mostra il talento dell'etoile, schiacciando tutto il resto o relegandolo negli spazi vuoti di un ideale cartellone nazionale. Il punto di domanda che si sta insinuando tra gli addetti ai lavori è legato all'onnipresenza della ballerina, bravissima e bellissima ma ormai posta e riposta troppe volte sul piedistallo del monopolio delle scene.
Le ultime apparizioni italiane di Svetlana Zakharova con il trittico Amore
Il programma dello spettacolo Amore prevede tre balletti di coreografi contemporanei. Apre Francesca da Rimini, titolo creato da Yuri Possokhov su musica di Piotr Ilich Ciaikovsky per il San Francisco Ballet nel 2012, compagnia nella quale Yuri Possokhov è stato ballerino principale per dodici anni dopo aver danzato per altri dieci anni i maggiori ruoli del repertorio al Teatro Bolshoi di Mosca sotto la direzione di Yuri Grigorovich. Patrick De Bana, danzatore e coreografo tedesco oggi fra i più interessanti del panorama contemporaneo, ha creato nel 2014 Digital Love, un passo a due danzato con Svetlana Zakharova stessa che oggi viene riadattato e presentato in prima assoluta con il titolo The Rain Before it Falls. Chiude lo spettacolo Strokes through the tails di Marguerite Donlon. La coreografia trova ispirazione nella Sinfonia n.40 di Wolfgang Amadeus Mozart e nelle personalità dei danzatori rivelando il genio e l’umorismo del compositore. Incuriosita dalla tecnica di notazione musicale di Mozart, la Donlon creò questa coreografia nel 2005 per la Hubbard Street Dance Company di Chicago con la Chicago Symphony Orchestra diretta da Pinchas Zukerman.
I prossimi impegni di Svetlana Zakharova a Ravenna, Genova, Napoli
L'estate italiana 2016 sarà griffata ancora una volta dalla divina Svetlana, con le prossime tappe certe di Ravenna e Genova nel trittico Amore e la Carmen Suite di Alberto Alonso al Napoli Teatro Festival. Già interpretata lo scorso autunno al Teatro di San Carlo, la replica del titolo è parsa inopportuna ai più . Soprattutto se si pensa che nell'Autunno Danza 2016 tornerà ancora la Zakharova con The Rain Before it Falls di Patrick De Bana e Strokes through the tails di Marguerite Donlon, due dei tre titoli del trittico Amore evidentemente orfano del Francesca da Rimini di Yuri Possokhov. Repliche su repliche dei titoli già interpretati dall'etoile che rischia di diventare in breve tempo un tritatutto commerciale, tutto a scapito dell'effetto a sorpresa e dell'attesa spasmodica di incrociarla sul palco per il titolo preferito di ciascuno dei tanti appassionati. Si sta consumando il più classico degli assi pigliatutto dello spettacolo giunto ai titoli di coda o la bella Svetlana è davvero l'unica interprete capace di appassionare agenzie, compagnie, teatri, critica e pubblico di questa Italia ormai ai suoi piedi?
