video suggerito
video suggerito

L’immagine femminile, da Tiziano a Rembrandt, in mostra esclusiva a Treviso

La prossima stagione espositiva si preannuncia ricca di sorprese imperdibili. Una di queste è quella di Linea d’Ombra: presso il Museo di Santa Caterina, a Treviso, l’associazione guidata da Marco Goldin festeggia i suoi vent’anni di attività portando in Italia alcune fra le opere più belle conservate presso la National Gallery of Scotland, a Edimburgo. Tre artisti unici, Tiziano, Rembrandt e Rubens, per un solo tema: l’immagine femminile.
A cura di Federica D'Alfonso
40 CONDIVISIONI
Venere Anadiomene, Tiziano (1520), National Gallery of Scotland, Edimburgo
Venere Anadiomene, Tiziano (1520), National Gallery of Scotland, Edimburgo

Linea d'ombra ha già annunciato gli imperdibili appuntamenti per la prossima stagione: dal 26 ottobre 2016 al 17 aprile 2017 il Museo di Santa Caterina a Treviso ospiterà due appuntamenti unici nel loro genere, ovvero "Storia dell’Impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin" e "L’immagine femminile tra Cinquecento e Seicento: tre capolavori dalla Scottish National Gallery di Edimburgo". Un lungo viaggio a partire dalle suggestioni veneziane del Tiziano fino ad arrivare a Van Gogh, nell'anno in cui Linea d'ombra festeggia vent'anni di attività: nata da un'idea di Marco Goldin e con sede a Palazzo dei Forestieri di Treviso, l'associazione si occupa dell’organizzazione di mostre d’arte, e quest'anno contribuirà a riportare in Italia alcuni fra i pittori più suggestivi della storia dell'arte, direttamente dal Museo di Edimburgo.

Verrà raccontata la storia dell'affascinante movimento pittorico francese di fine ‘800, attraverso ben 120 opere, suddivise in 6 sezioni tematiche: "Lo sguardo e il silenzio", ovvero il ritratto da Ingres e Delacroix a Degas e Gauguin; "Le figure en plein air", da  Millet  a  Renoir;  "La posa delle cose", ovvero le nature morte da Manet a Cezanne; "Il nuovo desiderio di natura", cioè il paesaggio da Corot a Van Gogh; "La crisi", l’evoluzione di Monet che rinnega le sue stesse teorie e in studio evoca il futuro  astrattismo; e infine, "I germi del mondo nuovo", cioè gli anni  estremi di Cezanne, che quasi anticipa Picasso e le avanguardie.

Contemporaneamente a questo viaggio nell'Impressionismo, il Museo di Santa Caterina aprirà le porte a tre opere uniche e imperdibili, provenienti dalla Scottish National Gallery di Edimburgo: Tiziano, Rembrandt e Rubens insieme, con tre opere che illustrano allo spettatore i modi di rappresentazione femminile fra Cinque e Seicento. Racconta Marco Goldin:

Avrei chiesto qualcosa, per i vent'anni di Linea d’ombra, come un regalo di compleanno, a uno dei musei che tra i primi mi diedero fiducia al tempo delle iniziali mostre di carattere internazionale proprio a Treviso: la Scottish National Gallery di Edimburgo. Ma non qualcosa tolta a caso da quella straordinaria collezione, una delle maggiori in Europa. Avrei chiesto al suo direttore di prestarmi tre straordinari capolavori, perché avevo in mente di creare, accanto alla vasta mostra sulla Storia dell’impressionismo, un breve percorso che si attaccasse da un lato al mio segno, e sogno, tizianesco nella cappella Malchiostro in Duomo e dall’altro al mio desiderio di raccontare l’immagine femminile nella pittura prima degli impressionisti. Ma con pittori che per gli impressionisti avessero avuto un senso.

Sarà possibile ammirare il capolavoro di Tiziano, "La Venere Anadiomene", anche conosciuta come"La Venere che sorge dal mare": dipinta intorno al 1520, la tela rappresenta la nascita della dea dalle acque del mare di Cipro. Richiamando direttamente la Venere botticelliana, Tiziano inserisce però degli elementi nuovi ed inusuali nella rappresentazione dell'episodio raccontato da Plinio: pur conoscendo la descrizione del modello antico, Tiziano impostò la scena come un ritratto di un nudo ideale femminile stretto tra i bordi della tela, in posizione eretta, mentre esce dall'acqua con le gambe ancora immerse fino a sopra la metà della coscia.

Rembrandt, Giovane donna a letto (1645), National Gallery of Scotland, Edimburgo
Rembrandt, Giovane donna a letto (1645), National Gallery of Scotland, Edimburgo

Si passa poi al "Banchetto di Erode", dipinto da Pieter Paul Rubens. Una scena forte e carica di pathos, quella in cui Salomè esibisce trionfante la testa del Battista su un vassoio, in linea con lo stile della pittura fiamminga dell'epoca alla quale Rubens si rifà per la sua narrazione.

E per finire, "Giovane donna a letto", di Rembrandt. Un'opera ancora piena di mistero, a partire dall'incertezza sulla datazione e l'iconografia che avrebbe ispirato il pittore olandese: Rembrandt era solito utilizzare i propri familiari come modelli, quindi è stata avanzata l'ipotesi che si tratti della compagna dell'artista e che il quadro rappresenti una scena mitologica o biblica.

40 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views