Il tormentato scrittore americano John Fante non trova pace nemmeno sulle copertine dei libri. Clamoroso, l'errore dell'editore Einaudi nella pubblicazione delle Lettere di Fante: in prima al posto dell'autore di "Chiedi alla polvere", ha stampato l'immagine del poeta e saggista inglese Stephen Spender. Ad ammetterlo, la stessa casa editrice torinese sul suo attivissimo account twitter: «Abbiamo sbagliato la foto di copertina delle "Lettere" di John Fante – si legge in un tweet -. Quello è Stephen Spender, non John Fante. Rimedieremo in ristampa».
Le lettere del narratore americano con origini italiane pubblicate da Einaudi (introduzione del giornalista, scrittore e traduttore Francesco Durante, traduzione di Alessandra Osti) riguardano il lasso di tempo dal 1932 al 1981 ovvero il periodo in cui, come si legge nelle note d'accompagnamento della Einaudi alla pubblicazione, Fante era «impiegato in un'impresa per la produzione di ghiaccio, operaio in una fabbrica di pesce in scatola, tuttofare per uno studio professionale, sguattero in bar e ristoranti». L'inizio della carriera di scrittore, l'arrivo in California dal Colorado e l'enorme fatica per mantenersi a galla a Los Angeles tra porte in faccia e debiti, sono fardelli ben descritti nelle missive inviate a moglie, genitori, amici e editori vari. Ora qualche bibliofilo già si frega le mani: la copertina dell'edizione italiana Einaudi con la foto sbagliata potrebbe rappresentare un piccolo "Gronchi rosa" dell'editoria nostrana.