L’Art Nouveau di Alfons Mucha a Palazzo Ducale: sensualità e modernismo in mostra a Genova
Il gusto elegante, elaborato e sensuale di Alfons Mucha è in mostra al Palazzo Ducale di Genova. Oltre 220 opere saranno esposte nell'Appartamento del Doge fino al 18 settembre 2016, in un percorso organizzato per temi e studiato per mettere in luce non soltanto l'arte visionaria del genio dell'Art Nouveau, ma anche le atmosfere e le tendenze degli anni a cavallo fra Otto e Novecento. La mostra è arrivata a Genova dopo aver riscosso molto successo a Milano: due tappe non casuali, in quanto sia il capoluogo ligure che Milano sono le città dove l’influenza del Modernismo sull’ambiente urbano è stata più forte. "Alfons Mucha e le atmosfere dell'Art Nouveau" si configura quindi non soltanto come un percorso attraverso la ricca e sontuosa arte dell'artista ceco, ma come uno sguardo ampio sulle tendenze artistiche che hanno visto nascere il Novecento europeo.
Linee nitide e sicure delimitano le figure, quasi sempre vestite con abiti di gusto neoclassico e circondate da fitti motivi floreali che formano le memorabili cornici dei suoi lavori: Mucha ha creato uno stile a sé, innovativo, e per questo a pieno titolo rappresentante della cosiddetta arte "nuova", che rompe con il passato e sembra anticipare di molto le sperimentazioni del design contemporaneo.
Considerato uno dei più brillanti esponenti dell'Art Nouveau a livello internazionale, Mucha vive una lunga esperienza da pittore decorativo per le scenografie teatrali e d'interni che gli permetterà in poco tempo di valorizzare sul piano estetico e artistico anche l'uso, molto sperimentato all'epoca, di oggetti appartenenti all'uso giornaliero. Diviene famoso a Praga, lavora a Parigi e arriva fino agli Stai Uniti, diventato uno degli artisti più richiesti e imitati dell'epoca. Negli anni Sessanta del ‘900 tornerà di moda soprattutto fra gli illustratori e nel design, che ha rivisitato le figure, ormai diventate classiche, dell'artista ceco.
Nella mostra di Genova, organizzata in collaborazione con Palazzo Reale di Milano e da 24 Ore Cultura insieme a Fuxa Foundation e al Centro di Ricerca “Rossana Bossaglia”, oltre che dall'Università di Verona e con il patrocinio della città di Praga, non ci sono soltanto i manifesti pubblicitari creati da Mucha, ma anche camere arredate, vasi e vetri tipici del Modernismo internazionale giunti dai paesi europei che l’hanno reso grande: si passa dal Liberty italiano all’Art Nouveau francese e belga, fino allo Jugenstil tedesco e al Modern style inglese.
La mostra è studiata appositamente per arricchire lo sguardo sull'epoca storica di Mucha, oltre che sulla sua arte: il teatro, la vita quotidiana, la figura femminile, il giapponismo, il mondo animale, i materiali preziosi e l’immaginario floreale, sono solo alcuni dei temi approfonditi dall'esposizione. La prima sala è dedicata al teatro, attraverso il focus su una delle figure protagoniste di quegli anni: le immagini dell'attrice Sarah Bernhardt, che fu per molto tempo musa ispiratrice di Mucha, vestita con gli abiti di scena dei suoi spettacoli.
Un'ampia sezione è dedicata alla figura femminile: la donna riveste un'importanza fondamentale nell'arte di Mucha, fin dagli esordi, divenendo un vero e proprio ideale estetico e veicolo di messaggi carichi di sensualità e pathos. Mucha è stato il primo a usare l’immagine femminile per scopi pubblicitari: Sarah Bernhardt è infatti stata ritratta sia nelle locandine dei suoi spettacoli teatrali, che per pubblicizzare i biscotti e i prodotti dell'epoca. Un’altra stanza è riservata all’arte orientale, che molto ha influenzato gli artisti di fine Ottocento. Chiude la mostra una selezione di abiti di sartorie italiane e francesi, che testimoniano l’evoluzione del gusto in direzione modernista anche nel campo della moda.