L’antica Via Appia come la linea della metro: il curioso progetto di un giovane geografo
Strabone, nella sua Geografia, raccontava come gli antichi romani ponessero attenzione ad una cosa sopra tutte: alla costruzione delle strade. Già dal II secolo a. C. la rete stradale romana era immensa, e ricopriva gran parte dell'Impero: immaginarla nella sua totalità, oggi, è una cosa impossibile. Almeno fin'ora. Un giovane ricercatore dell'Università di Chicago ha elaborato una curiosa mappa, accuratissima dal punto di vista storico, ma con una particolarità: le strade sono indicate come se fossero i percorsi di una moderna metropolitana.
Sasha Trubetskoy, geografo, studioso e statistico di Washington D.C. ha utilizzato la moderna grafica urbana per ridisegnare una mappa della rete stradale dell'antica roma: dopo aver selezionato le capitali delle province nel II secolo d.C, segnate come se fossero fermate del metrò, ha collegato gli snodi evidenziando le strade principali con diversi colori. Il risultato è strabiliante: un vero e proprio tuffo nel passato ma con un pizzico di modernità.
Per elaborare la sua “tabula reticuli” delle strade romane Sasha ha utilizzato numerose fonti storiche: prima fra tutte, l'Antonini Itinerarium, un registro delle strade e delle vie a cavallo fra l'impero di Caracalla e quello di Diocleziano. Oltre a questa, Sasha si è servito degli studi sui viaggi ai tempi dei romani elaborati dall'Università di Stanford e di una mappa digitale online delle strade dell'antica Roma, la “Pelagios”.
Cresciuto in Virginia, nel tempo libero Sasha coltiva la sua passione per le mappe: “sono ispirate al mondo che mi circonda, e a tutto quello che succede nella mia mente”. Il suo lavoro è interamente consultabile sul suo sito personale, dove pubblica mappe, itinerari, grafici ispirati alla realtà ma anche creativamente riferiti alla storia, come nel caso della carta delle antiche strade romane. Tantissimi sono i progetti di “mapping” pubblicati sul sito, da quelle che descrivono la crescita urbanistica di Mosca a quelle che studiano le tendenze di voto in Europa, ma anche progetti più curiosi come la mappa dei pregiudizi o quella elaborata in base ai paesi più nevosi degli States.