L’affitto costa troppo, meglio vivere su un treno. La storia di Leonie
Meglio pagare 450 euro per un minuscolo appartamento in affitto o 330 per vivere su un treno. Leonie Müller, studentesca tedesca 23enne, ha avuto la possibilità di scegliere ed ha optato per la seconda. “Tutto è iniziato con una controversia con il mio padrone di casa”, ha raccontato la ragazza al Washington Post. “Ho subito deciso che non volevo più vivere lì – ha aggiunto, facendo riferimento all’appartamento di Stoccarda in cui stava – e poi ho capito: in realtà, non volevo più vivere da nessuna parte”. Ed è così che la giovane si è munita di un abbonamento per salire sui convogli di tutto il territorio tedesco a suo piacimento per non scenderne più. Leonie ha preso tutte le sue cose, le ha messe in uno zaino, ha caricato telefonino, portatile e qualche libro e ha cominciato la sua avventura.
“Mi sento veramente a casa in treno, e posso visitare tanti altri amici e tante città. È come essere in vacanza tutto il tempo”; sicuramente, per chi è abituato alle comodità che offre una casa, traslocare su un treno pur risultare più che difficile. A partire dalla privacy e dal silenzio: ”È importante avere un paio di auricolari che riescano a eliminare i rumori circostanti”, ha raccontato la giovane. Leonie, però, ha fatto della sua scelta una missione: ”Voglio ispirare le persone a mettere in discussione le loro abitudini”. E ha deciso di aprire un blog, "Tya, Wherever you go, there you are", col quale raccontare il suo viaggio. “Non c'è mai una sola strada da prendere, ma sempre diverse. La prossima avventura magari ti aspettando ed è proprio dietro l'angolo. Assicurati solo che tu voglia davvero provarla" conclude Leonie, che poi ammette che quando può cerca di viaggiare di notte per dormire ogni tanto si rifugia a dormire da parenti o da amici. Spesso, inoltre, è ospitata dal suo ragazzo, dalla madre o dalla nonna.