Jimbocho, il quartiere di Tokyo dedicato ai libri: negozi e club letterari ad ogni angolo
La cultura è come un seme. Messo in un campo fertile, dà sempre i suoi frutti. E chissà che non germogli una mirabolante pianta di fagioli che arrivi fino al cielo. Certo, la fortuna è una compagna capricciosa che raramente regala due volte la stessa cosa, ma questa volta al posto di monete o uova d'oro un dono molto diverso: un intero quartiere dedicato ai libri. Si chiama Jimbocho e si trova a Tokyo, in Giappone. In questa zona della città è più facile trovare l'opera omnia di Mishima e Kawabata che un pezzo di pane o il detersivo per lavare i piatti. L'atmosfera generale somiglia molto a quella bohemien dei quartieri parigini, però condita in salsa nipponica. Quasi 200 librerie più negozietti di seconda mano e caffè letterari. Non c'è angolo che non abbia l'odore della carta.
Jimbocho, il quartiere di Tokyo sommerso dai libri
Non soltanto ammassi di libri e vecchi negozi dell'usato, ma anche circoli letterari e club del libro tematici. A Jimbocho un'unica certezza: la lettura la fa da padrona. Proprio come nella capitale francese, capita di perdersi tra i brani celebri di vecchi classici e opere di narrativa contemporanea. Nuovi e usati, in prestito o da portarsi comodamente in borsa, nel quartiere giapponese ci sono libri di tutti i tipi. Si va dalla narrativa alla saggistica, tra opere nazionali e internazionali, anche in lingua inglese. Se si è molto fortunati capita di trovare anche testi di collezione particolarmente rari. Un'oasi per tanti appassionati che amano riunirsi nei caffè parlando della loro ultima lettura o del libro del momento. Qui prende corpo la vita letteraria della città. A poca distanza da ben quattro università, il quartiere è anche sede del "Tokyo Book Binding Club", specializzato nella tecnica della rilegatura.
La storia di Jimbocho e della sua rinascita
La storia di un quartiere così particolare come quello di Jimbocho inizia in modo drammatico con un terribile incendio che nel 1913 bruciò tutto il quartiere. Da lì l'idea di un professore universitario, Shigeo Iwanami, di dare nuova vita al quartiere aprendo la prima casa editrice di Jimbocho, Iwanami Shoten, che in poco tempo ottenne uno spropositato successo attirando anche altre case editrici della zona. Un classico effetto domino che non si esaurì in breve tempo come capita alle mode del momento, ma che ancora oggi attira artisti e intellettuali, nonché semplici curiosi, da tutto il mondo. Nel mese di ottobre viene organizzato anche un Festival del libro, il "Kanda Used Book Festival", durante il quale i negozi allestiscono numerose bancarelle per le strade del quartiere. In più tanti spettacoli e presentazioni di libri con volti noti e autori emergenti. La Iwanami Shoten, nel frattempo, è diventata una delle case editrici più importanti del Giappone.