J.K. Rowling, l’autrice sulle accuse di transfobia: “Ho rovinato la mia eredità? Non mi interessa”
L'autrice di Harry Potter J.K. Rowling dice di non essere preoccupata dal contraccolpo che le sue posizioni definite transfobiche, espresse alcuni anni fa, potrebbero avere sulla sua eredità. La scrittrice, autrice di uno dei più grandi successi letterari della storia, lo ha detto nel podcast The Witch Trials of J.K. Rowling, ideato dall’attivista 37enne del South Dakota Megan Phelps-Roper, che racconta attraverso diversi episodi la carriera e la vita della scrittrice.
Oltre agli aspetti della sua vita personale, inevitabilmente il podcast tratta la questione relativa alle polemiche che in questi anni hanno travolto la scrittrice, dopo le sue affermazioni per cui è stata definita transfobica e in merito alle quali afferma di essere stata profondamente fraintesa. La scrittrice britannica precisa che con le sue parole non aveva "intenzione di offendere nessuno", aggiungendo di non essersi tuttavia sentita a disagio all'idea di "essere buttata giù dal suo piedistallo".
Un dato evidente è l'effetto che le prese di posizione di Rowling abbiano avuto sulla reputazione e la sua eredità, cosa di cui non pare tuttavia interessarsi: "Non giro per casa pensando a questo. Mi interesso dell'oggi, della mia vita".
Negli ultimi anni, l’autrice britannica si è resa protagonista di propaganda transfobica, sia sul suo profilo personale di Twitter che sul suo sito ufficiale. Nelle sue esternazioni, Rowling ritiene che l’identità di genere non esista, ma sia frutto di devianza, in quanto ciò che conta è l’identità dettata dal sesso biologico.
The Witch Trials of J.K. Rowling è una serie podcast che si compone di sette puntate: le prime due sono uscite ieri, 21 febbraio, le cinque restanti verranno pubblicate nelle prossime settimane e c'è da credere che la bufera mediatica che ha travolto Rowling negli ultimi anni non sia un tema del tutto esaurito.