It di Stephen King, il romanzo cult degli anni Ottanta a cui è ispirato il film
In principio fu un clown di nome Pennywise a impossessarsi degli incubi notturni di milioni di adolescenti in tutto il mondo, alle prese con il romanzo cult degli anni Ottanta scritto da Stephen King. Arrivò poi la miniserie televisiva del 1990, a seguire la lenta ma inesorabile costruzione del mito letterario, oggi invece tocca al film di Andy Muschietti con Bill Skarsgård.
Che esce nelle sale cinematografiche del Belpese per rinverdire i fasti di un'opera letteraria con centinaia di tentativi di imitazione ma, a suo modo, ancora unica e irraggiungibile. Un altro tassello a cui affidato il compito di far sapere al pubblico, a trent'anni dall'uscita della prima edizione, che "It" non è un libro qualunque. E come potrebbe esserlo.
Quando nel 1986 fu pubblicato per la prima volta, in tutto il mondo si sviluppò alla velocità della luce il mito di quel romanzo di circa mille pagine che, alternando il passato del 1958 e il presente degli anni Ottanta, consacrava la fama del Re dell'horror e della tensione, lo scrittore probabilmente più prolifico di tutti gli Stati Uniti e allo stesso tempo uno dei più amati e talentuosi. Oggi tutto è cambiato. King è osannato da critici e lettori raffinatissimi, ma all'epoca leggere un romanzo del "maestro" rischiava di relegarti al ruolo di nerd o di consumatore di libretti commerciali. Per fortuna, il tempo è galantuomo.
La seconda ragione sta dentro le mille pagine, parliamo della storia. In una cittadina del Maine, il cui nome è Derry, appaiono a macchia di leopardo i segni di una misteriosa presenza dalle tendenze omicide, che fa sparire adulti ma soprattutto i bambini, assumendo la forma di ciò che più li spaventa. A quel punto, contrariamente a quanto provano a fare confusamente gli adulti, un gruppo di ragazzi cerca di opporsi, imparando il valore dell'amicizia e del coraggio.
C'è poi la potenza dell'immaginario che è stato in grado di generare. Assieme agli altri racconti e romanzi di King, è vero, ma in un certo senso "It" rappresenta la summa delle caratteristiche del tipico romanzo "kinghiano", da "Stand by me" a "Carrie" e fino a "Le notti di Salem". Un immaginario fatto da ragazzini alleati, un mondo di adulti spaesato e intere comunità flagellate da omicidi che, in realtà, nascondo il piano simbolico di tutte le contraddizioni Usa. Per non parlare del ruolo della provincia americana di cui Derry nel piccolo stato del Maine è il simbolo, così come la figura di Pennywise, del suo palloncino rosso, della barchetta di Georgie. Tutti archetipi della paura made in Usa che hanno fatto il giro del mondo e del tempo per arrivare fino a noi.