Istat 2015: bilancio drammatico per il mondo della cultura
I dati dell'ultimo annuario statistico Istat rivelano che in Italia il 18,5% della popolazione, in sostanza circa 1 su 5, non svolge alcuna attività culturale, come leggere libri, giornali o visitare mostre, musei e tantomeno i siti archeologici. Il bilancio rivela anche la che la stessa percentuale aumenta del 28,2% al Sud, e cala al 12,1% nel nord Est, la non partecipazione si estende al teatro, al cinema, ai concerti e agli spettacoli sportivi.
I grafici inerenti la tecnologia si innalzano in controtendenza, ciò lascerebbe dedurre che la scarsa partecipazione alle attività culturali di ogni genere, come anche a quelle di intrattenimento, potrebbe esser correlata anche all'uso di Internet e Pc che indubbiamente risulta un forte palliativo e dà l'illusione di avere tutto a portata di clic e di partecipare seppur virtualmente alla cultura e all'informazione. Trascurare la correlazione fra le opposte tendenze Istat risulterebbe un forte errore di valutazione. Sarebbe forse il caso di sensibilizzare sui rischi di alienazione dovuti all'eccessivo approccio al mondo digitale.
La percentuale relativa all'uso di internet e pc è da record: nel 2015, il 56,5% della popolazione dichiara di utilizzare il pc e il 60,2% afferma di fare uso di Internet. Il 40,3% ‘naviga' ogni giorno, e anzi si registra un incremento del 2,8% dei naviganti nel 2015 rispetto al 2014. Si tratta di un aumento di oltre 33 punti percentuali dal 2011.
Scarso interesse anche per l'informazione, la lettura e le mostre: oltre il 50% (51,9%) degli italiani nel 2015 non ha mai sfogliato un quotidiano durante l'intera settimana mentre quasi 6 italiani su 10 non hanno letto nemmeno un libro, né frequentano mostre e musei che risultano disertati dal 68,3%.
I concerti sono quasi del tutto ignorati, come anche cinema e teatri: l'88,3% degli italiani nel 2015 non ha mai frequentato un concerto di musica classica (disertati dal 78,8% anche i concerti di musica moderna o contemporanea), e quasi l'80% non frequenta il teatro. Per il cinema situazione è differente ma comunque la percentuale è bassa: il 48,9% non ha mai visto un film nel 2015, e tra gli over 75 anni la percentuale arriva a toccare il 90%.
Ma il Sud si differenzia per un maggiore ‘interesse' al cinema: l'afflusso al cinema è infatti del 50,1% contro il 48,9% della media nazionale. Tra i cittadini con più di 20 anni, il numero di chi ‘snobba' le sale cinematografiche aumenta con il crescere dell'età. La non partecipazione a eventi sportivi invece è fortemente marcata da differenze di genere: il 62,5% dei maschi, contro l'81,9% delle femmine.
Entrando nel dettaglio, musei e mostre sono disertati: dal 68,3% degli italiani (e dal 78,5% dei residenti nelle regioni del Sud). La disaffezione, spiega l'Istat, si diffonde a partire dai 20 anni e raggiunge il suo picco tra gli ultra 75enni (88,3%). Siti archeologici e musei sono del tutto ignorati dal 74,7% degli italiani, e ancora di più se abitanti nelle regioni del Sud (81,4%).
Gli over 60, generazioni di apatici alla cultura: stando a indagini demografiche dell'Istat, a partire dai 60 anni i totalmente esclusi da qualsiasi attività culturale superano il 20% e aumentano irreversibilmente al crescere dell'età. Sono le donne a non partecipare alle attività culturali (21%) rispetto agli uomini (15,8%), e tale percentuale raggiunge il suo massimo tra le 75enni (50,8% contro il 35,5% degli uomini).
La lettura è più trascurata a Sud: (62,7%), i bambini gli adolescenti e i giovani fino a 19 anni (con valori che passano dal 92 all'84,9% per coloro che hanno meno di 15 anni e che vanno dal 74,5% al 66% per la classe di eta' 15-17 e 18-19). Le donne che non hanno mai aperto un quotidiano sono più degli uomini (56,8% contro 46,7%). I libri sono ‘snobbati' invece dalla metà delle donne, e da ben il 63,4% degli uomini. Tra i residenti nelle regioni del Nord est la percentuale di non lettori di libri e' la più bassa (50%) mentre al Sud oltrepassa il 69%. Tra chi si dedica alla lettura, il 45,5% legge al massimo 3 libri l'anno, in particolare i giovani, mentre solo il 13,7% legge più di un libro al mese.