Israele, scoperto dolmen di 4mila anni fa: “Non sappiamo cosa significano le incisioni”

Un dolmen di oltre 4mila anni fa è stato scoperto nel nord di Israele, nei pressi del kibbutz Shamir. A renderlo noto, l'autorità per le antichità di Israele. Una pietra enorme, dal peso che sfiora le 50 tonnellate, circondata da diversi massi disposti a disegnare una circonferenza dal diametro complessivo di 20 metri. La scoperta è particolarmente importante, sostengono i ricercatori, perché il ritrovamento del dolmen di così antica datazione lascerebbe aperto il campo a un'affascinante ipotesi: e cioè che nella Media età del bronzo, nell'attuale Galilea, e nelle vicine montagne del Golan, molto probabilmente esisteva una società dotata di notevoli capacità tecnologiche in grado di realizzare un'opera del genere. Purtroppo, però, di quell'antichissima forma di società non sono rimaste tracce.

Gli esperti: "Non sappiamo cosa significano le incisioni"

Fino ad ora, infatti, gli archeologi erano convinti che le inospitali condizioni di vita di quell'ambiente nell'attuale Israele abbiano cancellato le civiltà della prima Età del Bronzo, ma la scoperta di un dolmen così antico metterebbe in discussione quest'ipotesi, perché la sua stessa struttura presupporrebbe la permanenza di una società non solo capace tecnologicamente di realizzare tale opera, perlopiù sopravvissuta alla siccità e al freddo, dunque, ma anche organizzata in modo da poter disporre di una manovalanza necessaria a realizzare il dolmen. Cioè quindi dotata di una organizzazione sociale fondata sulla gerarchia. Tuttavia, Uri Berger, uno dei ricercatori coinvolti nella scoperta, ha dichiarato che le raffigurazioni interne al dolmen hanno ancora un significato "misterioso" che gli esperti non sono finora stati in grado di decifrare:

Le incisioni consistono in una linea retta diretta verso il centro di un arco. Abbiamo trovato quindici di questi disegni sul tetto del dolmen, distribuiti in una sorta di arco lungo la roccia.