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Israele, la scoperta di un cimitero potrebbe risolvere il mistero biblico di Golia

Una scoperta senza precedenti nel sud di Israele potrebbe finalmente rivelare le origini di uno dei “cattivi” della Bibbia.
A cura di Redazione Cultura
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Il teschio di uno dei reperti ritrovati nel cimitero di Ashkelon, Israele - REUTERS/Amir Cohen
Il teschio di uno dei reperti ritrovati nel cimitero di Ashkelon, Israele – REUTERS/Amir Cohen

Un cimitero risalente a oltre 2600 anni fa. È quanto è venuto alla luce dagli scavi archeologici di Ashkelon, nel sud di Israele. L'eccezionalità della scoperta, come ha dichiarato l'archeologo Daniel Maestro della Harvard University, è dovuta al fatto che gli studi sulle circa 150 salme sepolte nel cimitero riveleranno presto notizie fondamentali relative ai riti funebri di un'epoca lontanissima e sui costumi dei Filistei,  antica popolazione di origine indoeuropea che si stanziò tra il 1200 e l'800 a.C. in quella che oggi è l'attuale Palestina, in particolare abitò la regione litorale della terra di Canaan, pressappoco fra l'attuale Striscia di Gaza e Tel Aviv.

La fama dei Filistei nell'immaginario comune è legata soprattutto a un'immagine negativa che in gran parte è dovuta alla rappresentazione biblica. I Filistei, infatti, appaiono nel libro della Genesi e in quello di Samuele in cui si narra il famoso scontro il gigante Golia e il pastore Davide. Uno degli scheletri ritrovati è stato interrato assieme a una fiala di profumo di argilla saldata alla testa. Da questi dettagli, oltre che da tutte le analisi di rito, sarà possibile condurre studi più accurati e arricchire un quadro di conoscenze ancora in divenire per capire come si sia generata l'idea del gigante Golia, considerato che i suoi concittadini sepolti in questo cimitero posseggono delle dimensioni normali.

Al di là della cattiva immagine dei filistei – infedeli che non usavano praticare la circoncisione e si nutrivano di carne di maiale e cane – l'archeologa Sherry Fox spiega che conducevano una vita molto dura, il che è spiegabile da una prima analisi dei crani ritrovati nel cimitero appena scoperto, considerato che la dentatura ha subito un'interruzione della crescita dovuta a una carestia o a una grave malattia.

Relativamente  al sito di Ashkelon, questo non è il primo ritrovamento. Meno di tre anni fa, infatti, furono ritrovati importanti reperti del porto antico.  All'acme del suo sviluppo, la città contava oltre 13000 abitanti ed era abitata perlopiù da una popolazione di mercanti e marinai.

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