#ioleggoperché raggiunge 1 milione di libri donati alle scuole
L'iniziativa #ioleggoperché raggiunge quota un milione di libri donati alle scuole. La campagna di raccolta libri, lanciata ormai nel 2015, dall’Associazione Italiana Editori, ha trovato migliaia di cittadini pronti a donare un libro per le oltre 15mila scuole iscritte tra Nord, Centro, Sud Italia e isole. Secondo quanto comunicato dalla stessa AIE, secondo i primi dati parziali, provenienti dall’86% delle librerie, si è già superato l’ammontare complessivo dei libri donati lo scorso anno, toccando quota 273.676, il che permette di affermare che il milione di libri complessivo è stato ormai raggiunto. Ricardo Franco Levi, presidente dell'Associazione Italiana Editori, non nasconde il suo entusiasmo per il risultato raggiunto:
Questo è il risultato di un grande gioco di squadra. Un grazie a tutti coloro che hanno partecipato al progetto per raggiungere l’obiettivo. Ma un grazie particolare va ai testimonial Rudy Zerbi e Luciana Littizzetto, ai partner, agli autori – Paola Calvetti, Chiara Francini, Alessia Gazzola, Andrea Vitali – che ci hanno aiutato a lanciare questa edizione, fino ai testimonial spontanei del progetto: dal Premier Giuseppe Conte al Sottosegretario Martella, alla Viceministra Ascani. Un gesto molto apprezzato da tutti noi perché d’esempio per tutti gli italiani. Il sogno di superare 1 milione di libri donati complessivamente da #ioleggoperché sin dalla sua nascita non solo è diventato realtà ma è stato anche superato.
Il ministro Fioramonti: "Libro centrale per i giovani"
Anche il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, dimostra la sua soddisfazione nel commentare i dati, evidenziando l'importanza e la centralità del libro nella formazione dei giovani:
Sono contento del successo di questa iniziativa per almeno due motivi. Il primo, è perché ci ricorda la centralità del libro nella formazione e nella crescita dei ragazzi, ma direi di chiunque, perché un adulto che legge un libro è una persona che vuole continuare a crescere. Il secondo motivo è altrettanto importante. Questa è un'iniziativa collettiva, mi verrebbe da dire ‘corale’, dove più soggetti fanno la loro parte di passione e responsabilità per l'educazione dei nostri ragazzi. Senza retorica, un obiettivo meraviglioso.