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InQuiete Festival a Roma è un successo: presenze raddoppiate e 1000 libri acquistati

Si chiude con un successo di pubblico e libri venduti inQuiete Festival di scrittrici a Roma. Circa ventimila visitatori e oltre 100 libri venduti per la tre giorni animato da letterate, giornaliste e scrittrici italiane e internazionali. Da Miriam Toews a Pinar Selek, passando per le grandi scrittrici del nostro Paese.
A cura di Redazione Cultura
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©Musacchio, Ianniello & Pasqualini (via ufficio stampa InQuiete Festival)
©Musacchio, Ianniello & Pasqualini (via ufficio stampa InQuiete Festival)

Tre giorni con più di 140 ospiti, 70 eventi tra presentazioni, reading, incontri e laboratori. Si è conclusa a Roma, nel quartiere Pigneto, la terza edizione di inQuiete Festival, promosso da Libreria Tuba e Associazione Mia, in collaborazione con Biblioteche di Roma, con numeri importanti: 18.000 visitatrici e visitatori (il doppio rispetto all'anno scorso) e più di 1000 libri acquistati dai lettori. "Un successo" affermano i promotori:

Che conferma quanto sia importante creare spazi di condivisione e incontro. In questi tre giorni le ospiti si sono ritrovate e scoperte, in un continuo scambio reciproco e con il pubblico. inQuiete ha creato una comunità in grado di riflettere sul presente immaginando un futuro alternativo. Era una scommessa e i risultati di questa terza edizione sono la dimostrazione che la strada sia quella giusta.

Al Pigneto successo di pubblico e libri venduti

Il quartiere romano del Pigneto, nella Capitale, per tre giorni è stato animato da letterate, giornaliste e scrittrici italiane e internazionali. Da Pinar Selek a Kathleen Alcott, da Viola Ardone ad Annalena Benini, da Valeria Parrella a Miriam Toews. Alla Libreria delle donne Tuba e alla Biblioteca Goffredo Mameli si è aggiunto in questa edizione anche lo spazio recuperato del Cinema Avorio.

inQuiete per le donne curde

Dal Pigneto, da Roma, infine, arriva il grido delle scrittrici in difesa del popolo curdo:

Vogliamo ricordare che in questi giorni mentre noi viviamo un quartiere in festa è in corso l’ennesimo bombardamento, di cui l’occidente è responsabile, ai danni di una popolazione che ha combattuto in prima linea lo stato islamico. I curdi e le curde sotto attacco in queste ore propongono una alternativa di mondo femminista ecologista e giusto, questo festival è dedicato a loro.
Il festival è promosso.

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