India, dopo lo tsunami riemerge la città fantasma di Dhanushkodi
In India, di fronte alle coste dello Sri Lanka, esiste un città sommersa da uno tsunami e riemersa quarant'anni dopo grazie al mare che si è ritirato. La storia di Dhanushkodi, città il cui nome significa proprio "fine dell'arco", considerata la posizione geografica ad arco prima dello stretto che separa l'India dallo Sri Lanka, è ricca di aneddoti insoliti e purtroppo anche tragici.
Si tratta, infatti di una città letteralmente sprofondata nel mare. Un tempo Dhanushkodi era un luogo sacro e di pellegrinaggio, dove, secondo le scritture Hindu, si trovava il ponte di Rama. Oggi, invece, ne rimane solo una città vuota, in cui ogni cosa è stata inghiottita dall'acqua, tra cui la ferrovia. Una città fantasma, insomma, con una recente storia molto tragica alle spalle.
In un solo anno, infatti, tra il 1948 e il 1949, la parte meridionale di Dhanushkodi è "sprofondata" di ben cinque metri per via di un movimento tettonico verticale che ha portato sott'acqua un lembo di terra lungo ben sette chilometri. Successivamente, nel 1964, una depressione in seguito al passaggio del ciclone di Rameswaram, che raggiunse i quasi trecento chilometri orari e onde anomale alte più di cinque metri, ha definitivamente messo sott'acqua la città di fronte le cose dello Sri Lanka.
Gli effetti del ciclone Rameswaram furono impressionanti. Le folate di vento spazzarono via tutto quello che si parò dinnanzi alla furia del ciclone, provocando quasi due mila morti nella notte dell'antivigilia del natale 1964, tra loro anche 115 viaggiatori che si trovavano a bordo di un treno proveniente dalla città di Pamban. Da allora, dopo la dichiarazione del governo di Madras, che dichiarò Dhanushko inadatta ad essere abitata da forma vivente, la città sparì sotto il livello del mare.
Per poi riemergere, abbastanza inaspettatamente, nel dicembre del 2004, quando il mare attorno Dhanushkodi si è ritirato a circa 500 metri dalla costa, riportando alla luce diversi resti della città metà di pellegrinaggio: la facciata di un tempio, diverse case, relitti di imbarcazione e ciò che sopravvisse al disastro ferroviario di quarant'anni prima. Ma la vita non è tornata a scorrere più da queste parti, restando una città fantasma visitata solo, di tanto in tanto, da qualche turista.