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In mostra a Venezia il Rinascimento di Aldo Manuzio: l’arte si nutre di classicità

Una selezione di 97 opere racconta Aldo Manuzio e il Rinascimento a Venezia presso le Gallerie dell’Accademia, dal 19 marzo al 19 giugno. Opere emblematiche di un’arte nuova che si intreccia al mondo dei libri e si nutre delle pubblicazioni dei classici greci e latini. Saranno presenti prestiti da importanti musei, come la National Gallery di Washington, la Morgan Library di New York, la National Gallery di Londra e la Pinacoteca di Brera. L’investimento complessivo supera il milione di euro, in gran parte attinto da fondi privati, tra cui il World Monuments Found.
A cura di Silvia Buffo
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Aldo Manuzio, in un dipinto di Bernardino Loschi
Aldo Manuzio, in un dipinto di Bernardino Loschi

La mostra è stata presentata al Mibact, dal ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, dalla direttrice del complesso lagunare, Paola Marini, dal curatore Guido Beltramini e da Cesare De Michelis, presidente del Comitato per le celebrazioni del V centenario della morte di Manuzio. Nel percorso della visita potranno essere ammirate più ditrenta rare edizioni stampate tra la fine del XV e i primi anni del XVI secolo. Al centro dell'esposizione, capolavori di Giorgione, Carpaccio, Giovanni Bellini, Cima da Conegliano, Tiziano, Lorenzo Lotto e Pietro Lombardo.

L'esposizione presenta quindi la storia dell'uomo che ha inventato il libro moderno e il concetto di editoria, trasformando Venezia nella capitale internazionale della stampa. La mostra è dedicata alla nascita del libro intesa come nascita di una nuova cultura e di una nuova pittura. Lo specifica bene il curatore Beltramini:

I ritratti di Giorgione sarebbero inconcepibili senza i libri di Manuzio, e temi mai entrati nella pittura veneziana diventano protagonisti. Non è però – precisa- una mostra sul passato, ma sul presente perché racconta come un'Italia in crisi, scommettendo sulla ricerca e sulla bellezza, riesca a diventare la capitale d'Europa della cultura.

La mostra rientra nel nuovo progetto delle Gallerie dell'Accademia uno dei venti musei previsti dalla riforma del ministro Franceschini: negli ultimi due mesi, ha proposto il restauro dei dipinti di Bosch e della sua collezione, ha aperto sette nuove sale e nel mese di gennaio ha registrato un +35% di visitatori. La mostra – ha sottolineato poi il direttore del complesso veneziano Marini – è strettamente legata alle collezioni della Galleria dell'Accademia intorno alle quali raccoglie capolavori di tutto il mondo".

Il ministro Franceschini ha spiegato anche gli aspetti logistici dell'iniziativa:

Si tratta di una grandissima mostra che si inserisce nel progetto di rilancio e di riapertura di molte sale delle Galleria dell'Accademia. È una mostra profondamente legata a Venezia, al territorio e alla storia con opere mai viste.

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