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In Francia non vogliono far dirigere Beatrice Venezi perché considerata neofascista

Un gruppo di associazioni ha chiesto al Comune di Nizza di non far dirigere Beatrice Venezi per la sua vicinanza a FdI e alle sue posizioni definite troppo di destra.
A cura di Redazione Cultura
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Beatrice Venezi (LaPresse)
Beatrice Venezi (LaPresse)

In Italia la polemica è vecchia di qualche mese, forse anche un anno, ma in Francia la questione Beatrice Venezi ha cominciato da pochi giorni a farsi sempre più pressante. Troppo di destra scrivono una serie di sigle che contestano l'esibizione prevista dalla direttrice d'orchestra che a Nizza dovrà dirigere l'Orchestra Filarmonica per i concerti di Natale e Capodanno. La polemica ha cominciato a fare capolino anche tra i giornali più noti, come Le Figaro dove sono state riprese le istanze di queste sigle che in un comunicato contestano la vicinanza di Venezi a Giorgia Meloni.

Il comunicato contro Beatrice Venezi

Il comunicato, quindi, sottolinea il suo ruolo di consigliera musicale del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, contestandole di aver partecipato "alla convention del partito di estrema destra Fratelli d'Italia nel maggio 2022" e di "dare la massima visibilità possibile all'ideologia che difende, sfruttando per questo la sua notorietà di conduttrice". Come noto, Venezi ha simpatie mai nascoste per FdI, il partito di cui è segretaria la Presidente del Consiglio, ed è cresciuta in una famiglia con un'ideologia ben precisa, essendo il padre esponente di rilievo del partito neofascista Forza Nuova. A Fanpage.it aveva detto riferendosi a una presunta egemonia culturale di sinistra che "Chiunque abbia provato, nel corso del tempo, a cantare un po' fuori dal coro, non è stato facilitato e spesso e volentieri è stato ostacolato, questo è un dato di fatto".

La direttrice considerata troppo di destra

"In un contesto di banalizzazione dell'estrema destra e del fascismo, l'invito rivolto alla signora Venezi a Nizza costituisce un gesto politico che contestiamo e denunciamo con forza" continua il comunicato redatto dalle sigle che si oppongono all'esibizione: "L'evidenziazione mediatica della sua condizione di donna per giustificare la sua programmazione nella stagione dell'Opera di Nizza è incomprensibile, in quanto riguarda l'appoggio del governo italiano, che pretende di limitare i diritti delle donne e mostra valori come ‘Dio, famiglia, patria‘, ereditati da L'ideologia di Mussolini. Da anni a Nizza i balletti di Natale e il "Concerto di Capodanno", che rientrano nel periodo privilegiato delle feste di fine anno, si svolgono in uno spirito di scambio e condivisione" Per questo chiedono che "Il Comune di Nizza non deve, sotto la copertura di un evento artistico e sfruttando l'Opéra de Nice, dare un assegno in bianco al neofascismo italiano", chiedendo la cancellazione dell'evento.

Pierre Krausz, presidente di MRAP 87 ha dichiarato che "Beatrice Venezi è una prestigiosa direttrice di cui non contestiamo il talento artistico. Ma se non mettiamo in discussione la programmazione, non possiamo ignorare la presenza a Limoges di una personalità che usa, nel suo paese, la sua notorietà pubblica per rivendicare il suo impegno politico di estrema destra. Si si ritrova infatti nel movimento neofascista attualmente vigente in Italia (…). Beatrice Venezi ostenta a gran voce i suoi valori Dio, Patria, Famiglia, che rimandano a un motto dettato alla gioventù fascista".

La difesa del Ministro della Cultura Sangiuliano

A difendere la direttrice è scasa in campo proprio il Ministro Sangiuliano che ha scritto: "Beatrice Venezi è una grande artista e una straordinaria professionista. Sono orgoglioso di averla al mio fianco come consigliere per la musica. Chi a Nizza vorrebbe impedirle di esercitare la sua arte dimostra tutta la sua ignoranza e va contro quei principi di libertà e democrazia che sostiene di voler difendere. Forza Beatrice!".

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