Il testo letto da Matteo Paolillo al Primo Maggio è C’è forse vita sulla terra di Pasolini e Maraini
Durante il concertone del Primo Maggio Matteo Paolillo, cantante e attore di Mare Fuori ha letto una poesia di Pier Paolo Pasolini e Dacia Maraini. Alla fine della sua esibizione, infatti, dopo aver cantato "‘O mar for" e l'ultimo singolo "Liberatemi", Paolillo si è preso un piccolo spazio e ha letto "C'è forse vita sulla terra", adattamento dello scrittore e della scrittrice di una canzone le cui musiche furono scritte da Manos Hadjidakis per il film di Dusan Makavejev "Sweet movie", presentato a Cannes nel 1974 e adattato in italiano proprio da Pasolini e Maraini con il titolo Dolcefilm. Il testo è "un canto contro la guerra e che esalta la vitalità forte ed energica, libera" come scrive il sito Le parole e le cose.
Il testo di C'è forse vita sulla Terra
C'è forse vita sulla terra?
C'è forse vita nella guerra?
C'è forse vita sulla terra?
C'è forse vita nella guerra?
È una gioia essere vivi, è bello essere furtivi.
È bello sopravvivere, è dolce saper vivere.
È bello essere matti, non tenere fede ai fatti,
fare tutto tutti nudi e mangiare sassi crudi.
C'è forse vita sulla terra?
C'è forse vita nella guerra?
C'è forse vita sulla terra?
C'è forse vita nella guerra?
Prendi la libertà, la morte non ti avrà.
Prendi quello che vuoi, respira affondo e poi
è bello fare l'amore, è bello schiantare il cuore.
È dolce essere contenti, finché non te ne penti.
C'è forse vita sulla terra?
C'è forse vita nella guerra?
C'è forse vita sulla terra?
C'è forse vita nella guerra?
È una gioia essere tristi, fare il male senza esser visti.
È bello essere pigri, mordere come tigri.
È bello essere cattivi e nel vizio molto attivi.
Bello morire per uno scopo, bello vincere a gatto e topo.
C'è forse vita sulla terra?
C'è forse vita nella guerra?
C'è forse vita sulla terra?
C'è forse vita nella guerra?