Il testo e il significato di Dentista Croazia, la nuova canzone dei Pinguini Tattici Nucleari
La canzone Dentista Croazia è stata pubblicata dopo il successo di Giovani Wannabe e dopo un tour che ha totalizzato 250 mila persone. Un brano à la PTN, che prende a piene mani dalla loro storia personale come band, una canzone totalmente autobiografica, come ha spiegato all'epoca anche Riccardo Zanotti in alcune storie su Instagram, svelando anche il significato di un titolo strano che, però, chi è stato ai loro concerti già conosce.
Il significato di Dentista Croazia
Dentista Croazia era una scritta che campeggiava sul loro primo furgone con cui giravano l'Italia per concerti: "Sulla portiera c'era scritto "Dentista Croazia", era una figuraccia, ma costava poco. In settimana portava gli anziani a Zagabria". Chi era ai concerti – ma lo si trova anche facilmente sui social o Youtube – ha anche potuto vederlo quel furgone: "Per molti il titolo non avrà significato, ma per i 250mila che sono venuti a sentirci live quest’estate sì. Ne abbiamo parlato sul palco: è il nome del nostro primissimo furgone, che affittavamo per girare l’Italia a suonare dieci anni fa. È l’omaggio ad un furgone scassato che avrebbe dovuto portare gli anziani a fare operazioni dentali a basso costo in Croazia e da un giorno all’altro si ritrovò a portare in giro noi". La canzone racconta proprio i loro primi passi, quelle "notti insonni" in cui si sentivano i Rolling Stones "schiacciati in un Ducato con le chitarre in mano in Autogrill a ripassare bene i set e spendere in Camogli cento euro di cachet". La canzone ha un che di malinconia, di ricordo di quei primi momenti in cui non riempivano ancora spazi da migliaia di persone. Poi la svolta, quella pop: "ho fatto strada, sì, ma con l'autostop, a ventisette puoi morire, oppure diventare un po' più pop" canta Zanotti in perfetto stile Pinguini.
Il testo della canzone Dentista Croazia
Cosa diremo ai figli che non avremo mai,
di quelle notti insonni?
Nere pece come mani di benzinai
in cui ci sentivamo i Rolling Stones
schiacciati in un Ducato con le chitarre in mano
in Autogrill a ripassare bene i set
e spendere in Camogli cento euro di cachet.
Si respirava un'aria strana dentro i motel,
come un eterno arrivo,
le macchie di sogni sui letti van via con lo Chanteclair,
nessuna luce a San Siro.
E noi, figli di un dio che è agnostico,
ma crede nell'oroscopo,
e quando muori non ti dice "dove vai?"
ti chiede solamente "come è andato il live?".
Non metto più magliette di gruppi rock,
ho fatto strada, sì, ma con l'autostop,
a ventisette puoi morire,
oppure diventare un po' più pop.
E tutte le band si rompono,
si scelgono e poi si sciolgono,
ma noi siam fermi a quella notte
di un agosto magico.
Roma-Milano in quattro ore,
ci vuole tanto, tanto cuore.
Sulla portiera c'era scritto "Dentista Croazia"
era una figuraccia, ma costava poco.
In settimana portava gli anziani a Zagabria
per dei denti perfetti ed un sorriso low cost.
Ci ridevano dietro le spalle,
ed è così che sono diventate larghe
aspettando qualche cosa che non arrivava mai,
(…)
Non metto più magliette di gruppi rock,
ho fatto strada, sì, ma con l'autostop,
a ventisette puoi morire,
oppure diventare un po' più pop.
E tutte le band si rompono,
si scelgono e poi si sciolgono,
ma noi siam fermi a quella notte
di un agosto magico.
Roma-Milano in quattro ore,
ci vuole tanto, tanto cuore.
E c’è un destino che si chiama destinazione,
ma non ci arrivi mai
se provi andar di corsa.
Non so a che stadio siamo dell'evoluzione,
però forse in questa stessa frase trovo la risposta.
Ed ora Dentista Croazia, che fine avrai fatto?
"Luci a San Siro" adesso te la canta qualcun altro.
Mi hai insegnato che si vive solo di momenti,
e che qualsiasi cosa passa se stringiamo i denti.
Non metto più magliette di gruppi rock,
ho fatto strada, sì, ma con l'autostop,
a ventisette puoi morire,
oppure diventare un po' più pop.
E tutte le band si rompono,
si scelgono e poi si sciolgono,
ma noi siam fermi a quella notte
di un agosto magico.
Roma Milano in quattro ore,
ci vuole tanto, tanto, cuore
Una canzone non un singolo
Zanotti spiega come la canzone non sia pensata come singolo, per performare in radio, cosa che a loro, comunque, viene molto bene: "Non lo si può definire singolo: è un gruppo. Non la sentirete in radio, non scalerà nulla e non è fatta per “performare”. È un pezzo di vita racchiuso in una canzone, con cui vi vogliamo ringraziare per tutto. Quanto è bello essere una band. È una canzone di cui siamo molto fieri, che racconta la nostra storia come chi c'era in tour già sa. È sicuramente una canzone autobiografica che parla dei Pinguini Tattici Nucleari ma parla, in realtà, di tutte le band perché si crea un'alchimia molto strana quando delle persone decidono di entrare in sala prove e suonare insieme. È una dichiarazione d'amore nei confronti della nostra professione, che è quella di musicisti, che non è soltanto una professione lavorativa ma è soprattutto una professione di fede perché nella musica ci devi credere. Nel testo ci sono disseminati degli aneddoti che riguardano la nostra storia e ci sono anche delle piccole… vabbè ascoltatela. Non lo si può definire singolo: è un gruppo. Non la sentirete in radio, non scalerà nulla e non è fatta per “performare”. È un pezzo di vita racchiuso in una canzone, con cui vi vogliamo ringraziare per tutto. Quanto è bello essere una band".