Il terzo “Bacio” di Hayez all’asta a New York
Il 25 aprile da Christie’s a New York sarà battuta all’asta la terza copia di Il bacio di Francesco Hayez (1791-1882). La stima dell'opera oscilla tra i 700 mila e il milione di dollari. L’opera è stata in mostra a Milano, con le altre due versioni, alle Gallerie d’Italia di piazza Scala sino al 21 febbraio. La prima versione risale al 1859, è alla Pinacoteca di Brera e le successive, rispettivamente del 1861 e del 1867, provengono invece da collezioni private. L'opera, dalla misteriosa ambientazione medievale, incarna l'amore romantico per eccellenza e la massima aspirazione dell'ideale di coppia per la forte carica di sensualità che ne scaturisce nello spettatore l'abbraccio fra i due amanti, mista al sentimento puro e alla naturalezza che ne evocano le istanze risorgimentali dell'epoca. Interessante ricordare che il quadro è stato presentato all'Esposizione di Brera del 1859, a soli tre mesi dall'ingresso di Vittorio Emanuele II e Napoleone III a Milano, e come, dietro la veste esteriore del romanticismo, si celi il vero significato storico dell'opera.
Hayez attraverso i colori vuole rappresentare gli accordi di Plombières, l'avvenuta alleanza tra l'Italia e la Francia. A rivelarlo sono proprio i colori: il bianco della veste, il rosso della calzamaglia, il verde del cappello e l'azzurro dell'abito della donna. Ancor più interessante l'evoluzione degli stessi colori nel corso delle tre opere.
L'arte di Hayez è sempre carica di profondità e significato storico, dagli anni della formazione neoclassica tra Venezia e Roma, fino al movimento romantico a Milano la sua personalità gioca un ruolo chiave nell'Italia di Alessandro Manzoni, contribuendo a creare una ‘nuova coscienza nazionale'. Impossibile dimenticare la pittura di Hayez, impressa nella memoria collettiva per il "Bacio" e l'eleganza di quel soldato che bacia la sua fidanzata appassionatamente prima di andare via, creando un'icona d'amore senza tempo.