Il Royal Ballet compie 85 anni tra le leggende del passato e l’innovazione del futuro
Esistono compagnie di balletto in giro per il mondo che hanno scritto le pagine salienti della storia della danza. Pensiamo al Teatro dell'Opéra di Parigi, al moscovita Teatro Bolshoi ed al pietroburghese Teatro Marijnskij, passando per il nostro Teatro Alla Scala di Milano prima di involarci al di là dell'Atlantico e riscoprire il New York City Ballet a braccetto con l'ABT. Nel gotha di questi complessi monumentali figura senz'altro l'ensemble più nobiliare del lotto, quel Royal Ballet che ha una storia così intricata eppure così generosa in termini di uomini, donne e titoli per il suo esigente pubblico. La stessa storia della danza british, del resto, è per certi versi così complessa che non poteva e non potrà mai non affascinare l'appassionato ed il lettore curioso delle faccende coreutiche d'oltreManica. E non a caso il Royal Ballet è infatti oggi la compagnia di danza classica più seguita ed amata del Regno Unito con sede presso la Royal Opera House del Covent Garden.
Il passato più remoto del balletto londinese porta la data del 1926, anno in cui la ballerina di origine irlandese Ninette de Valois fondò l'Accademia di Arte Coreografica, una scuola di danza per sole ragazze. La sua intenzione era quella di formare una compagnia di balletto di repertorio con una sua scuola associata e così in quegli anni sorsero il Sadler's Wells nel 1931 ed il Balletto Vic-Wells e Vic-Wells Ballet School, divenuti i predecessori degli attuali Royal Ballet, Birmingham Royal Ballet e Royal Ballet School. Non dimentichiamo che prima del suo ritorno in Gran Bretagna Ninette de Valois era stata ballerina dei Ballets Russes di Serge Diaghilev, una delle compagnie di danza più rinomate e importanti del XX secolo. Per queste ragioni Ninette de Valois formò il Vic-Wells Ballet impiegando molte ex stelle della compagnia diaghileviana tra cui Alicia Markova, Anton Dolin e Tamara Karsavina. Dopo aver perso il legame con il teatro Old Vic, nel 1939 la compagnia ha preso il nome di Sadler's Wells Ballet e la scuola diventò Sadler's Wells Ballet School. Solo nel 1956 fu concessa una licenza reale per entrambe le compagnie e la scuola che furono successivamente rinominati il Royal Ballet, il Sadler's Wells Royal Ballet e la Royal Ballet School. Da lì il Sadler's Wells Royal Ballet tornò al Sadler's Wells Theatre nel 1970, pur continuando a fare tour nazionali. Nel 1987, tuttavia, la società fu invitata a diventare la compagnia di danza residente al Birmingham Hippodrome e si trasferì a Birmingham nel 1990, poi ribattezzata Birmingham Royal Ballet e cessò di far parte del Royal Ballet nel 1997, quando fu resa indipendente dalla Royal Opera House. Il Birmingham Royal Ballet mantiene ancora oggi relazioni sia con il Royal Ballet che con la Royal Ballet School, insinuandosi nel novero delle compagini più riconosciute su scala internazionale.
Il Royal Ballet, come da aristocratica tradizione, è una delle poche compagnie di danza al mondo ad aver impiegato quattro ballerine considerate insignite del valore aggiunto di "Prima ballerina assoluta", di cui ben tre che hanno studiato alla Royal Ballet School. La prima è stata Alicia Markova che, prediletta di Ninette de Valois quale stella dei "Ballets Russes" di Serge Diaghilev, fu invitata a diventare una delle ballerine fondatrici del Royal Ballet. Lei era stata designata prima ballerina della compagnia e, successivamente, fu riconosciuta come prima ballerina assoluta. Un discorso a parte lo merita senz'altro Margot Fonteyn, di cui peraltro abbiamo già ricordato i suoi venticinque anni dalla sua scomparsa. La ballerina di Reigate studiò alla Royal Ballet School e trascorse tutta la sua carriera con la compagnia londinese ed in occasione del suo sessantesimo compleanno fu nominata "Prima ballerina assoluta" dalla regina Elisabetta II. La terza dama Phyllis Spira si iscrisse invece alla Royal Ballet School nel 1959, diplomandosi durante un tour del Royal Ballet, dopodiché tornò nel natio Sudafrica e fu eletta "Prima ballerina assoluta" con nomina presidenziale nel 1984. La più recente è Alessandra Ferri, che completò la sua formazione presso la Royal Ballet Upper School e iniziò la sua carriera con il Royal Ballet. Dopo aver ballato con la compagnia per quattro anni, è stata in seguito nominata "Prima ballerina assoluta" del Corpo di Ballo del Teatro Alla Scala di Milano. Altre "prime ballerine assolute" sono apparse con il Royal Ballet come ballerine ospiti tra cui la francese Yvette Chauviré, peraltro scomparsa da pochissimi giorni, e la georgiana Nina Ananiashvili nel solco di una tradizione sempre più seducente per il pubblico della City.
Oltre alla scena il Royal Ballet è sempre stato scrupoloso nell'assegnarsi una guida coreografica di assoluto livello. I più grandi direttori artistici spesso hanno apportato il proprio contributo alle nuove coreografie del repertorio britannico e mondiale, basti pensare alle firme della stessa Ninette de Valois, proseguendo per i sir Frederick Ashton, Kenneth MacMillan ed Anthony Dowell che hanno scritto le pagine salienti del balletto del secondo Novecento. Il Royal Ballet era dunque una delle compagnie di danza più importanti del XX secolo, e continua ad essere una delle compagnie di danza più famose al mondo fino ad oggi, universalmente conosciuta per i suoi valori artistici e creativi. La compagnia impiega circa cento ballerini ed ha appositamente costruito strutture all'interno della Royal Opera House.