Il Requiem di Giuseppe Verdi per le vittime del Coronavirus diretto da Zubin Metha
La Messa da Requiem di Giuseppe Verdi per celebrare il sacrificio degli operatori sanitari impegnati nel fronteggiare la cristi in seguito alla pandemia di Coronavirus. È la scelta di Rai Cultura che su Rai 5 ha proposto, dopo il minuto di silenzio osservato alle ore 12 di martedì 31 marzo 2020, la direzione dal maestro Zubin Mehta ai complessi del Maggio Musicale Fiorentino. La registrazione risale al 2011 nel Duomo di Orvieto.
Nel 1868, infatti, un anno dopo la morte di Gioacchino Rossini, ben tredici compositori italiani, tra cui Giuseppe Verdi, decisero di omaggiare il maestro con la Messa per Rossini. Fu lo stesso Verdi a proporre in una lettera all’editore Tito Ricordi subito dopo la morte di Rossini di coinvolgere un gruppo di musicisti nella creazione di questo Requiem per commemorare il grande amico e maestro nel primo anniversario della morte. Si pensò in un primo tempo a una collaborazione fra tre Maestri: Verdi stesso, Carlo Coccia e Saverio Mercadante, che fu costretto a ritirarsi dall’impresa per motivi di salute.
La prima esecuzione assoluta era prevista per il 13 novembre a Bologna: le prime difficoltà emersero quando il direttore designato, Angelo Mariani, accettò di partecipare anche alle celebrazioni di Pesaro suscitando l’ira di Verdi e del Comitato. Successivamente Verdi riutilizzò il suo contributo – il Libera me – per la successiva Messa da Requiem in memoria di Alessandro Manzoni (1874).
La partitura della Messa per Rossini, a lungo perduta, fu ritrovata dal musicologo David Rosen nel 1986 ed eseguita per la prima volta dalla Gächinger Kantorei diretta da Helmut Rilling nel 1988.