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Il Ravello Festival 2016 si apre alla danza con la co-direzione artistica di Laura Valente

La sessantaquattresima edizione del Ravello Festival propone una programmazione ricca di appuntamenti di danza. Mai come quest’anno in Costiera, Tersicore vivrà tra silenzio e musica.
A cura di Massimiliano Craus
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Karole Armitage
Karole Armitage

Il Ravello Festival finalmente si apre a Tersicore concedendole i grandi palcoscenici internazionali del Belvedere di Villa Rufolo e dell'Auditorium Oscar Niemeyer. La scelta di sdoppiare la direzione artistica ha concesso ampie opportunità di scelta a Laura Valente, co-direttrice artistica di questo Ravello Festival ma, soprattutto, anima e cuore pulsante di tutte le iniziative di danza pensate e programmate per il festival. In questi termini ci piace abbracciare la sua mission e snocciolare uno a uno gli appuntamenti del calendario coreutico più ricco e variegato che si sia mai visto a Ravello. Meriti e competenze di una donna che viaggia a braccetto con Tersicore da un bel po' di anni per cui, a maggior ragione, ci affidiamo alla migliore Cicerone possibile tra i meandri coreutici di questa caldissima estate a Ravello.

Si parte il 28 luglio con William Shakespeare

Killing Desdemona
Killing Desdemona

La co-direttrice artistica del Ravello Festival Laura Valente ci introduce nella sua creatura invitandoci ad un incontro particolare, ovvero quello tra Michela Lucenti e William Shakespeare, a quattrocento anni dalla morte del Bardo.

In "Killing Desdemona" del 2 agosto sul Belvedere di Villa Rufolo il cast, soprattutto al maschile, ruota intorno a questa potente figura di donna e si annuncia pieno di inaspettate fascinazioni. Allo stesso modo della nuova creazione "Before Break", in scena il 28 luglio ancora sul Belvedere di Villa Rufolo e sempre ispirata alla "Tempesta" del Bardo, dove Ariel e Calibano si affrontano da veri boxeur, in un combattimento tra le nature opposte che ci guidano.

Ravello non poteva dimenticare le celebrazioni about William Shakespeare e così, tra tornanti e belvedere, Laura Valente ha affidato alla Compagnia Balletto Civile l'occasione coreutica di omaggiare il drammaturgo di Stratford-upon-Avon.

In scena Virgilio Sieni: dalla Biennale di Venezia al Ravello Festival

Virgilio Sieni, ph. Marcello Norberth
Virgilio Sieni, ph. Marcello Norberth

Proprio in questi giorni a Venezia è stata scelta la nuova direttrice della Biennale Danza, la canadese Marie Chouinard, probabilmente una tra le poche degne eredi del solco tracciato dal fiorentino Virgilio Sieni in Laguna. Ed ora, aggiunge Laura Valente,

proprio l'ex direttore della Biennale Danza di Venezia Virgilio Sieni, instancabile ricercatore delle molteplici sfumature poetiche di gesto e movimento, firma un suo nuovo lavoro, "La mer", su musica di Claude Debussy, ma un’ora prima dello spettacolo non rinuncia al suo marchio distintivo più attuale, improvvisando insieme con il pubblico nel suo toccante "Di fronte agli occhi degli altri", dedicato alle vittime della strage di Ustica in scena il 31 luglio sul Belvedere di Villa Rufolo. La prima italiana è una Coproduzione del Ravello Festival con Lugano in Scena e la Compagnia Virgilio Sieni, uno dei soli tre centri di produzione italiani della danza.

L'American dream di Karole Armitage

Sul Belvedere di Villa Rufolo, il 6 agosto andrà in scena "American dream", regia e coreografia di Karole Armitage, con i solisti e primi ballerini delle compagnie Alvin Ailey Dance Theater, Martha Graham Dance  Company, Merce Cunningham Foundation, Haskell Indian Nations University, Richard Move-Moveopolis, New York City Ballet. Questo è un progetto esclusivo commissionato dal Ravello Festival all'Armitage Gone! Dance, spiega la co-direttrice artistica Laura Valente,

con l'intento di esaltare il talento eversivo e graffiante di Karole Armitage, l'unica in grado di far ballare ad un cast di fuoriclasse l’American dream, in un programma dedicato alla contaminazione dei diversi stili che definiscono tecnica e filosofia della danza americana più importante del XX e del XXI secolo. Un excursus che parte dell’esperienza dei nativi americani a quella dei più grandi maestri della coreografia contemporanea mondiale – da Martha Graham (la «grande madre della danza moderna») ad Alvin Ailey (che per primo creò una compagnia di afroamericani nel 1958) –  attraverso le contaminazioni tra tip-tap e freestyle. La serata sarà impreziosita da una creazione originale su musica di Gershwin, «telaio e tela» su cui celebrare una storia leggendaria.

Dagli USA a Cuba il passo è ormai breve

Nell’anno in cui si annuncia al mondo la prossima fine dell'embargo nell’isola della rivoluzione castrista, e in cui il Presidente Obama riceve alla Casa Bianca la prima ballerina nera nominata stella dell’American Ballet Theatre, al festival di Ravello Usa e Cuba si ritrovano sullo stesso palcoscenico, inseguendo quel “senso di comunità” che ha fatto di Ravello un luogo unico al mondo, con la sua vocazione ad essere porto sicuro di incontri tra popoli, mari ed artisti,  generi e  stili. Soprattutto all'insegna della storia leggendaria de la Isla Grande, con i suoi danzatori sparsi per il mondo, che si ritroveranno per la prima volta in una serata di pura Cubanía, che porta in scena chi balla con la compagnia nazionale della mitica Alicia Alonso, sia le star in carica come Viengsay Valdés sia quelle in fiore, chi si apre al repertorio europeo per iniziativa del Divo Carlos Acosta a capo di un neonato gruppo di danza contemporanea, e chi tra Europa, USA e Miami brilla sui palcoscenici internazionali, vantando tutti una stessa formazione alla magnifica Escuela Nacional de Ballet dell’Avana.

Con queste parole Laura Valente ha presentato il pas de deux tra USA e Cuba, impareggiabile vessillo di inclusione e fratellanza tra i popoli e le rispettive culture. Tutto proposto in scena sabato 20 agosto, in prima assoluta sul Belvedere di Villa Rufolo, con il fortunatissimo titolo di "Cubanìa en el Ballet". Vedremo i solisti e le stelle del Ballet Nacional di Alicia Alonso, della nuova compagnia cubana di Carlos Acosta e ballerini cubani nel mondo, da Miami a Madrid, Londra a Roma, tutti formati alla Escuela Nacional de Ballet. Le creazioni sono firmate da Laura Aguero Domingo, con le coreografie per Viengsay Valdés/Danza Contemporanea de Cuba, e di Sandra Ramy/Compagnia Persona/Fábrica de Arte Cubano.

Fino a settembre si fa anche ricerca con la danza d'autore di Dimitris Papaioannou ed Emanuel Gat

Emanuel Gat
Emanuel Gat

Chiosa Laura Valente con un progetto bipolare fatto di scena e laboratori. E che laboratori! I giovani danzatori saranno impegnati in scena con il corrosivo Dimitris Papaioannou e l'israeliano Emanuel Gat.

Il coreografo greco arriva per la prima volta in Campania con "Primal Matter", in scena il 13 agosto all'Auditorium Oscar Niemeyer, personalissima risposta alla nuova realtà politica, sociale ed etica del suo paese, la Grecia, alla ricerca di una nuova identità. La sua installazione Inside abiterà i giardini di Villa Rufolo, mentre un laboratorio creativo ad hoc gli permetterà di rievocare una sua breve e appassionata dedica a Pina Bausch, grazie ad una residenza con danzatori selezionati nei centri di eccellenza del territorio campano. Gli stessi che potranno lavorare  in residenze creative con  l’israeliano Emanuel Gat  nel suo nuovo "Estro", nonché in "Cuba en danza" con le giovani coreografe Laura Domingo Agüero e Sandra Ramy, al loro primo appuntamento europeo. Gli stessi che ritroveremo in  Abballamm’!, progetto speciale  nato per inter-connettere la nostra danza popolare con aree creative inedite, ibridazioni artistiche, sperimentazioni sorprendenti tra i linguaggi.

Nato da un’idea della stessa Laura Valente, il progetto Abballamm'! ha in sé l'input di Gennaro Cimmino ed il coordinamento di Susanna Sastro, due tra i coreografi napoletani più in vista. Da fine luglio a settembre il progetto di ricerca e formazione in residenza coinvolgerà i centri di eccellenza riconosciuti dal Mibact e dalla Regione Campania Arabesque di Caserta e Capua, Art Garage di Pozzuoli, Borderline di Salerno, Interno 5, Körper e Movimento Danza di Napoli.

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