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Il premio Strega Sandro Veronesi: “Andrò ai festival solo con parità di genere”

Sulla polemica sorta attorno al programma al maschile del Festival della Bellezza di Verona interviene il premio Strega 2020 Sandro Veronesi. L’autore de Il colibrì twitta: “Ho deciso che d’ora in poi, prima di accettare un invito a qualunque festival, mi sincererò che nel programma sia garantito un numero adeguato di donne”.
A cura di Redazione Cultura
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Anche il premio Strega 2020 Sandro Veronesi entra nel dibattito #tuttimaschi twittando: "Ho deciso che d'ora in poi, prima di accettare un invito a qualunque festival, mi sincererò che nel programma sia garantito un numero adeguato di donne". L'autore de "Il colibrì" (La nave di Teseo) interviene, dopo le polemiche scaturite in seguito al programma tutto al maschile del Festival della Bellezza 2020 a Verona, "contro" cui è sceso in campo lo scorso fine settimana Erosive – La differenza è erotica, serata che ha raccontato l’eros partendo da sé attraverso letteratura, filosofia e linguistica in piazza Bra, sempre a Verona. L'intervento di Veronesi è uno dei primi, di peso, ad arrivare dal campo maschile. Non a caso è già stato commentato nei modi più disparati su Twitter.

Parole che arrivano dopo quelle di un altro scrittore "big", Alessandro Baricco che, in quanto parte del panel di maschi invitato sul palco del festival veronese, aveva confermato la sua presenza e che hanno fatto discutere. "Riguardo alle polemiche nate intorno al Festival della Bellezza di Verona, ecco quello che pensiamo. Pur costruito tra mille difficoltà, il cartellone del Festival, con la quasi totale assenza di donne, ci sembra ovviamente inopportuno e infelice" aveva dichiarato Baricco. "Tuttavia crediamo nel nostro lavoro e abbiamo convinzioni che sono indipendenti da qualsiasi cornice in cui ci può accadere di finire. Così, noi, il 18 settembre, lo spettacolo all’Arena lo faremo. Siamo assolutamente convinti che, nel tempo durissimo della Pandemia, ogni occasione per aprire un teatro, illuminare un palcoscenico e raccogliere un pubblico vada considerata qualcosa di raro e prezioso. Abbiamo il nostro mestiere da tenere in vita, nel lungo attraversamento dell’emergenza, e lo faremo ogni volta che ci sarà possibile, con tutta la cura di cui saremo capaci."

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